C’è solo il Napoli. E in certi ambienti si è ancora increduli. Come l’espertissimo Marelli che sul rigore negato a Khiarastella spara la supercazzola dell’anno
FALLI DA DIETRO – COMMENTI ALLA 22° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2022-23
Sono a Palermo. E il campionato me lo sogno.
Per fortuna il Napoli gioca di sera dopo la recita pomeridiana al Biondo.
Si prenota in un chiassoso pub dalle parti del Massimo.
Chiassoso e gelido. Perché la bombola è finita.
Nessun sollievo alla fame se arriva solo qualche fetta di prosciutto e un paio di minuscole mozzarelle della grandezza di un’oliva. Accompagnate da fragoloni tagliuzzati, mirtilli e spicchi di mandarini.
Ebbene sì, abbiamo scelto anche il pub gourmet.
In linea con lo scempio televisivo bombardato dai signori della forchetta onnipresenti ad ogni ora del giorno e della notte.
Per fortuna lo schermo è grande. Un po’ sghembo, ma va bene così.
Non c’è storia.
La sera prima scendono le scale di Sanremo una meravigliosa napoletana dei Tribunali di prorompente sensualità e una cremonese esangue ingobbita di spalle e con l’abito dipinto.
È questa l’immagine-sintesi della partita.
Una formalità.
Passano venti minuti.
Khiarastella potrebbe guadagnare l’angolo.
Ma è il suo compleanno. Vuole festeggiare, e poi s’annoia ad aspettare.
Va sul fondo, recupera il pallone, si accentra e spara per il vantaggio.
Una formalità il raddoppio di Osi.
Una formalità il gol meraviglia dello Zircone macedone che dimostra la compattezza della rosa. Dalla panchina al campo Tutta unita a non perdere l’obbiettivo.
59 punti dopo 22 giornate.
Mai successo in 100 anni di Serie A.
C’è solo il Napoli.
Come a Sanremo.
Dove c’era solo Mengoni. Anche lui primo dall’inizio alla fine.
Con la differenza che l’ugola di Ronciglione alla vigilia era strafavorito.
Il Napoli invece era dato si e no in terza fila.
Dietro milanesi e ergastolani. E magari anche dietro romane e bergamasche.
C’è solo il Napoli.
E in certi ambienti si è ancora increduli.
Come l’espertissimo Marelli.
Che sul rigore negato a Khiarastella spara la supercazzola dell’anno, perché secondo lui era fallo in attacco.
Per fortuna tutti i commentatori in studio si sganasciano.
Da Palermo è tutto.