A Le Parisien: «Appena ho un giorno libero, pedalo. Non penso che la Formula Uno scomparirà, deve solo adattarsi al suo tempo»

Le Parisien intervista il pilota finlandese dell’Alfa Romeo Valtteri Bottas. Tra due giorni, il 5 marzo, riprenderà la stagione di Formula 1 in Bahrain. Il tema dell’intervista, però, è solo lontanamente l’automobilismo. Bottas parla della sua lotta per un ambiente migliore e per un pianeta più sano.
Bottas racconta la sua passione per la bici.
«Di solito sono molto impegnato con la mia carriera in Formula 1, come si può immaginare. Non è un lavoro che ci lascia molto tempo libero. Tuttavia, appena posso, vado in bicicletta. Appena ho un giorno libero, pedalo. Ne ho bisogno per il mio equilibrio, la mia salute e per liberare la mia mente. Il ciclismo è diventato una parte indispensabile della mia vita quotidiana».
Bottas si definisce un ambientalista.
«Sì. Amo tutto della natura. Fa parte del mio Dna. Vengo da un paese, la Finlandia, dove l’ecologia è molto importante e la natura è bella. Vi consiglio di venire a vedere le nostre foreste, le nostre montagne, i nostri laghi, e sarete conquistati come me. Sentirete come me la connessione con la natura e capirete quanto sia importante lottare per lei. Quindi sì: mi sento un ambientalista».
The climb up to the highest point of UAE, Jabel Al Jais, was worth the views and the epic descend ⛰#VB77 @canyon_bikes
📷 @tiffanycromwell pic.twitter.com/BNIpJ0cHUB— Valtteri Bottas (@ValtteriBottas) February 28, 2023
Hai paura per il nostro pianeta? Bottas:
«Certo, come tutti. Come voi, vedo tutti i disastri climatici che ricadono su di noi. L’anno scorso lo abbiamo visto nel sud della Finlandia e nel nord Europa: abbiamo avuto temperature che hanno superato i 40 °C. È impensabile e completamente folle».
Sei un pilota di Formula 1. E’ possibile esserlo e allo stesso tempo lottare per l’ecologia?
«E’ un’ottima domanda. Sì, si può, perché la F 1 sta facendo sforzi in questo campo. In definitiva, mira alla liberazione dal carbonio e la raggiungerà. È un esempio da seguire per altri sport. Naturalmente, i nostri veicoli sono dotati di motori a benzina. Viaggiamo molto in aereo. La tecnologia si sta evolvendo rapidamente e riusciremo a rendere il nostro sport sostenibile. Ci sono molte persone che ci lavorano. Ecco un esempio: la sede centrale di Alfa Romeo a Hinwil, in Svizzera, è già carbon neutral da dieci anni. Tutte le squadre vanno in questa direzione. Ci sono ancora molte cose da fare ma la Formula 1 sta lavorando molto per un mondo più verde e uno sport più verde. Questo sport va nella giusta direzione».
Non pensi che la F 1 dovrà scomparire, perché è troppo inquinante?
«Tutto è sempre possibile, ma non ci credo. E’ una grande organizzazione. Tutti i team stanno lavorando per migliorare le cose e la F1 è uno spettacolo così eccitante che non penso che possa scomparire in questo modo. Deve solo adattarsi al suo tempo, ed è quello che sta facendo»
Bottas parla della gara che organizzerà in Finlandia a giugno.
«Si tratta di una gara “gravel” di cui sono co-fondatore e che sto organizzando a casa, a Lahti, in Finlandia, il 10 giugno. Una gara di ghiaia è una corsa in bicicletta in mezzo a magnifici paesaggi. Non sempre siamo in sella alla bici, a volte devi portare la bici per attraversare i fiumi. Una gara che riunisce un sacco di attività, anche eventi serali. Abbiamo preso come modello una gara simile che si svolge in Colorado: la SBT GRVL. È molto più di una gara e dura più di un giorno. C’è un’atmosfera calda, oltre a valori di inclusività ed ecologia. Sono molto orgoglioso di farne parte. E’ una gara molto importante, per me necessaria. Si svolge a casa mia ed è diventata essenziale nella mia vita».
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