Tutti condannano i risultatisti come Allegri e Mou, ma un Napoli bellissimo e senza scudetto lo abbiamo già avuto con Sarri e non è bastato a nessuno
Tutti a esaltare la bellezza del Napoli, ma solo perché vince. E’ più o meno questo il senso dell’editoriale del Corriere dello Sport su giochisti e risultatisti.
“Tutti a condannare Allegri e Mou per il non gioco Poi certo, c’è Spalletti. Grande bellezza e assieme risultati. È risultatista e bellista allo stesso tempo. La perfezione. Però, a dircela tutta sinceramente, sappiamo che questa esaltazione non starebbe in piedi senza il risultato”.
Lo firma Cristiano Gatti, che scrive dell’eterno confronto tra giochisti e risultatisti. Sono sempre di più quelli che condannano il non gioco di tecnici come Allegri e Mourinho, scrive, fanatici del risultato a tutti i costi. La caccia ai risultatisti è l’ultima tendenza dei salotti tv.
“Piace, è di tendenza, gratifica alla grande mettere di fronte la bellezza e il risultato, in netta antitesi, ovviamente lasciando sempre sottintendere che quelli giusti stanno dalla parte della bellezza”.
La verità, scrive Gatti, è che siamo tutti schiavi del risultato, anche se non lo diciamo.
“Guardiamoci in giro: viviamo tutti, dentro fino al collo, in un mondo risultatista”.
E continua parlando del Napoli. Spalletti è un perfetto connubio di giochisti e risultatisti, perché incanta con la bellezza del suo gioco e ottiene anche risultati, visto che è ad un passo dallo scudetto. Ma un Napoli bellissimo ma non vincente c’è già stato, quello di Sarri, e non è bastato a nessuno. Sarebbe la stessa cosa con Spalletti, se non portasse a casa i risultati insieme alla bellezza.
“E allora cosa stiamo a raccontarci, che gli Allegri e i Mourinho vanno lapidati perché guardano al risultato e il resto a seguire? La mattina ci alziamo tutti poeti, ma già sull’ascensore ci accorgiamo che ci saranno pranzo e cena solo centrando un risultato. Poi certo, c’è Spalletti. Grande bellezza e assieme risultati. È risultatista e bellista allo stesso tempo. La perfezione. Però, a dircela tutta sinceramente, sappiamo che questa esaltazione non starebbe in piedi senza il risultato. Un Napoli bellissimo, ma senza scudetto, l’abbiamo già visto con Sarri: non è bastato a nessuno”.