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«Conte, è finita l’era dei grandi club che accettano il calcio pragmatico senza vincere» (Il Telegraph)

Carragher: “Non è vero che la società non lo ha appoggiato. Hanno speso tantissimo, in questi anni. Ora dovrebbero puntare su De Zerbi”

«Conte, è finita l’era dei grandi club che accettano il calcio pragmatico senza vincere» (Il Telegraph)
Tottenham Hotspur's Italian head coach Antonio Conte reacts during the UEFA Champions League round of 16 second-leg football match between Tottenham Hotspur and Milan AC at Tottenham Hotspur Stadium in London on March 8, 2023. (Photo by JUSTIN TALLIS / AFP)

“Don’t do it, Poch”. E’ quasi un appello quello di Jamie Carragher a Mauricio Pochettino sul Telegraph. “Mai tornare indietro, nel calcio”. Quindi, no: non tornare al Tottenham, non fare errori dettati dal romanticismo. Carragher dice Ancelotti e Mourinho sono eccezioni di una regola non scritta: i ritorni non pagano. Guarda Allegri alla Juve, scrive. Richiama alla memoria persino il gran ritorno di Arrigo Sacchi al Milan.

Carragher parla di Conte. A differenza di molti altri illustri commentatori inglesi è sempre stato un simpatizzante del tecnico italiano. E anche in questo caso un po’ lo assolve.  Però – scrive – “proprio come con Mourinho, lo stile di calcio di Conte è tale che il supporto è condizionato alla vittoria. L’era dei grandi club che accettano il calcio pragmatico senza trofei è finita. I tifosi chiedono di più”.

Conte – scrive ancora l’ex Liverpool – non è mai stato un costruttore di club”, ed era chiaro che “prima o poi ci sarebbe stata un’esplosione perché gli Spurs non sono costruiti per vincere campionati”.

Però, “non è vero che Levy e il consiglio degli Spurs non hanno sostenuto Conte. Hanno pagato 60 milioni di sterline per Richarlison. Gli Spurs sono molto dietro rispetto all’Arsenal a causa di decisioni calcistiche sbagliate e prestazioni irregolari, non per mancanza di investimenti. Conte ha anche ingaggiato Yves Bissouma e Ivan Perišić come parte di una campagna da 172 milioni di sterline, la terza più alta della scorsa estate in Premier League. Nella finestra precedente ha ingaggiato Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski, entrambi ottimi acquisti. Lo scorso gennaio ha speso 39 milioni di sterline prendendo Pedro Porro in prestito con obbligo di riscatto”.

Non va dimenticato che Conte “a livello personale ha sopportato alcuni mesi difficili, perdendo tragicamente amici intimi e soffrendo di malattie. Non dovremmo mai trascurare il lato umano di questa storia“.

In ogni caso, conclude Carragher, gli Spurs dovrebbero puntare a De Zerbi, non a Pochettino: “Non riesco a vedere come possa rappresentare il futuro del Tottenham quando è più un simbolo di quello che avrebbe potuto essere”.

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