Sul CorSport. Osimhen dovrà contentarsi di essere uno dei più forti in Europa, l’atleta che con i suoi gol può portare lo scudetto, ma Kvara resta un’altra cosa
Alessandro Barbano lo scrive chiaramente sul Corriere dello Sport: Kvara sembra Maradona. L’accostamento non è più una profanazione.
“Si può dire che sembra Diego, anche se Diego non è? Per caso, qualcuno si offende? Si può, si può”.
Lo ha detto anche l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ieri sera in conferenza stampa: «Kvaratskhelia ha segnato un gol alla Maradona». Il gol scudetto segnato da Kvara contro l’Atalanta è ancora negli occhi di tutti. Barbano lo descrive: è come se il georgiano avesse preso sulle spalle il Maradona con tutti i tifosi e lo avesse portato con sé a dribblare i difensori atalantini.
“Prende sulle spalle il Maradona con tutti i tifosi che stanno dentro e lo scuote, ora di qua e ora di là, in mezzo a un nugolo di gambe atalantine. Che alla prima finta sbandano, alla seconda barcollano ubriache, alla terza provano a mettere tra lui e la porta brandelli di carne, ma non hanno più il controllo dei muscoli, perché la serpentina di questo ragazzo indiavolato sposta i loro corpi in una direzione sempre opposta al pallone”.
Un gol bellissimo, che Barbano definisce un rito di immedesimazione.
“Il gol di Kvaratskhelia è un rito di immedesimazione. Tra il campione, che riporta a Napoli la certezza della gioia dopo lo stop con la Lazio, e il popolo che si consegna a lui nell’adorazione. Quanto intenso sia il legame che nasce lo
dice la rabbia di Osimhen per la sostituzione, giunta prima che il nigeriano possa eguagliare il miracolo. La gelosia è un’emozione inconfessabile in una famiglia vicina al trionfo. Ma c’è, come un’energia supplementare o piuttosto come una ruggine perniciosa. Toccherà a Spalletti spiegare a Victor il senso della diversità, antidoto contro la ferita narcisistica del confronto. Lui dovrà contentarsi di essere uno dei più forti attaccanti europei, l’atleta che con i suoi gol può portare lo scudetto e, chissà, qualcos’altro. Ma Khvicha resta un’altra cosa. Khvicha è iscritto nella storia della bellezza come una venere pompeiana”.
Certo, lo abbiamo scritto anche noi: il Napoli è molte cose. Ma avere Kvara fa la differenza. Assomiglia a Maradona. Barbano:
“in mezzo a questa stupenda comitiva, sembra Diego. Sembrare ed essere non sono la stessa cosa. L’accostamento non toglie unicità alla memoria, ma non è più una profanazione. E siamo certi che, se il Pibe potesse vederlo giocare, lo penserebbe anche lui”.