Sul Corriere Torino. I pm aprì il fascicolo modello K dopo aver letto delle operazioni sui quotidiani, poi, nel maggio 2021, la prima delega alla Finanza
Il Corriere Torino ricostruisce come è nata l’inchiesta Prisma della Procura di Torino sulla Juventus. L’indagine dei pm è partita dagli articoli di giornale che sottolineavano plusvalenze record da parte del club bianconero. Domani mattina ci sarà la prima udienza preliminare davanti al Gup.
Il quotidiano scrive:
“Tutto inizia da diversi articoli di giornale, che evidenziavano plusvalenze record della Juve: «Dal 30 giugno 2018 al gennaio 2021 ne sono emerse per 416.933.597 euro», scriverà la Guardia di finanza. Così, la Procura apre un fascicolo «modello K», ovvero «atti relativi a fatti nei quali non si ravvisano reati allo stato degli atti, ma che possono eventualmente richiedere approfondimenti». E il 25 maggio 2021, l’aggiunto Marco Gianoglio e il pm Mario Bendoni firmano la prima delega d’indagine alle Fiamme gialle”.
In quella delega, i magistrati chiedevano di visionare gli atti e approfondire i trasferimenti dei calciatori dalla Juventus negli esercizi chiusi al 30 giugno 2018, 2019, 2020 e in quello in corso, chiedendo accertamenti sui «valori
dei cartellini», sugli «stipendi», e sulla «disciplina contabile e fiscale delle plusvalenze».
Il mese dopo, arrivarono le prime 34 pagine di relazione dei militari, che nelle loro conclusioni scrivevano:
«Si vogliano valutare eventuali ulteriori approfondimenti, anche nella prospettiva della configurabilità di possibili
ipotesi di reato prima facie di false comunicazioni sociali delle società quotate».
Nel documento, scrive il Corriere, si sottolineavano le operazioni «a specchio» e l’ipotesi che «la società potrebbe aver indicato nei bilanci valori di cessione superiori a quelli effettivi al fine di compensare le perdite di esercizio o, comunque, influire sulle stesse». Si osservava anche un «costante incremento» di perdite e ammortamenti, e una parallela crescita delle plusvalenze.
Il 12 luglio 2021 la Consob avviò la verifica ispettiva sul club e tre giorni dopo iniziarono le intercettazioni della Finanza. L’inchiesta Prisma entrava nel vivo.