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La Kings League di Pique porta 90mila persone al Camp Nou (biglietti dai 10 ai 60 euro)

A differenza della Uefa, Pique riesce ad attirare i giovani. El Pais racconta: “allo stadio adolescenti con una visione diversa del calcio”

La Kings League di Pique porta 90mila persone al Camp Nou (biglietti dai 10 ai 60 euro)

La finale di Kings League ha riempito il Camp Nou. Il torneo creato da Gerard Pique, ex difensore del Barça, è riuscito nel suo obiettivo: ha attirato più persone del calcio tradizionale.

Su El Pais il racconto dell’evento nello stadio del Barcellona:

Se il calcio è uno sport in cui si gioca 11 contro 11 e in cui vincono sempre i tedeschi, la Kings League è una competizione dove vince sempre Gerard Piqué. L’ex calciatore del Barça, fondatore della competizione di calcio a 7 formato da streamer, ha raccolto un vasto pubblico attraverso Twitch ed è riuscito ad attirarlo al Camp Nou per le final four del torneo

Il quotidiano spagnolo si sofferma sull’enorme potere attrattivo della Kings League:

Il Camp Nou era praticamente pieno. Sono stati venduti più di 90.000 biglietti, ad un prezzo compreso tra i 10 e i 60 euro. Lo Spotify Camp Nou è stato allestito come un set televisivo per sette ore. C’erano i presidenti dei club, prima dello spettacolo hanno cantato alcuni rapper spagnoli e due cantanti argentini. Al centro un campo di calcio a 7 dove si sono disputate semifinali e finale“.

Sulle tribune tanti giovani ma non solo:

Gli spalti erano pieni di adolescenti, genitori e bambini con una visione diversa del calcio. Gli adulti, più avvezzi al tradizionale calcio da 90 minuti con regole fisse e con una partecipazione più passiva limitata al tifo per la propria squadra, sono venuti a vedere una spettacolo originale, dove gli spettatori sono protagonisti nella scelta delle regole“.

Il quotidiano ha poi intervistato due spettatori, padre e figlio:

«È più divertente del calcio. Ci sono regole che il solito calcio non ha, c’è più interazione ed è più accessibile. È una buona idea e spero che venga realizzata più volte», ha detto Alex, 13 anni. Accanto a lui, suo padre, Marc, 38 anni: «Penso che aggiunga valore al calcio. I giovani sono attratti da questo tipo di competizione e sono più interessati a una partita di 90 minuti in cui non succede niente».

 

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