Nessuno si prende le colpe. L’Inter avrebbe bisogno di un-15, uno schiaffo come quello ricevuto dalla Juve, per trovare motivazioni
L’Inter avrebbe bisogno di un meno 15 in classifica. “Lo meriterebbe per la superficialità con cui gioca e con cui viene allenata”. Lo scrive Claudio Savelli su Libero. All’Inter mancano le motivazioni, quelle che hanno spinto la Juventus a combattere e a risalire in campionato a dispetto dei 15 punti di penalizzazione, appunto.
I calciatori dell’Inter sono tutt’uno con l’allenatore e in questo caso, scrive Savelli, non è un complimento.
“Si influenzano negativamente a vicenda, nessuno sembra avere un senso di paura, di pericolo, di responsabilità. Nessuno nell’Inter si prende le colpe. Sembrano tutti innocenti. Dopo ogni sconfitta, Inzaghi fa il Mazzarri, trova scuse per cui la partita non è andata nel verso giusto”.
“Un vecchio detto dice che «chi vince esulta, chi perde spiega». Ecco, l’Inter non spiega mai niente. Avrebbe bisogno di un “meno 15” per trovare motivazioni. Non è in grado di crearsele da sé, quindi uno schiaffo come quello che ha ricevuto la Juventus forse le farebbe bene. Avrebbe una ragione per giocare queste strane partite in cui non c’è la musica della Champions. L’Inter considera il campionato come una formalità. Non si può vincere lo scudetto? Allora non c’è più nulla in palio”.
Su 28 partite l’Inter ha perso 10 volte, un’enormità. Roba da metà classifica.
“Dieci squadre diverse hanno battuto l’Inter, la metà delle partecipanti al campionato. Eppure nessuno si dispera. Questa spocchia parte dall’allenatore che non ha mai ammesso di aver buttato via uno scudetto e che ogni volta ripete di aver vinto delle coppe e arriva ai giocatori che non sono in grado di fare a meno di un Conte in panchina”.
La Juventus ha trovato motivazioni nella penalità subita. L’Inter no: “è burro”.
“Allegri è stato criticato tanto per il rifiuto di costruire un’identità di gioco profonda e ambiziosa, però gli va dato ciò che è suo: aver saputo trasformare un problema in un’occasione. Non ha creato una grande squadra ma sta formando un grande gruppo di calciatori disposti a sporcarsi le mani, a darsi da fare, a convivere con una classifica meno nobile. In più, la Juve ha offerto minuti ai giovani, gettando le basi per un futuro migliore. L’Inter sembra essere concentrata solo sul presente. Anzi, forse nemmeno su quello”.