In tre hanno fornito versioni contraddittorie, rischiano la denuncia per false dichiarazioni. Saranno riascoltati: si complica la ricostruzione dell’incidente
Ci sarebbero dei dubbi sull’attendibilità di alcuni testimoni che hanno raccontato la dinamica dell’incidente di Ciro Immobile, domenica mattina. Un pesantissimo scontro tra l’autovettura su cui viaggiava il capitano della Lazio con le sue due figlie ed un tram, forse per un problema di semafori. Il Corriere della Sera scrive che alcuni dei testimoni potrebbero essere risentiti. Si tratta di almeno tre persone, che ora rischiano la denuncia per false dichiarazioni.
“Alcuni testimoni dell’incidente stradale nel rione Prati in cui, domenica scorsa, è rimasto coinvolto il bomber laziale Ciro Immobile potrebbero non essere attendibili. E per questo motivo i vigili urbani incaricati delle indagini per far luce sulla dinamica dello schianto del suv Land Rover del calciatore contro un tram della linea 19 con alcuni passeggeri potrebbero sentirli di nuovo. Nel caso in cui le contraddizioni nei loro racconti dovessero rimanere, i testi in questione — almeno tre — rischiano la denuncia per false dichiarazioni”.
Insomma, la ricostruzione di quanto accaduto alle 8.20 in piazza delle Cinque Giornate si complica. Dodici persone, fra cui Immobile, le due figlie minori, il macchinista del tram e otto viaggiatori sono rimaste ferite.
Il quotidiano continua:
“A bordo alcuni passeggeri hanno dichiarato che effettivamente il tram si è fermato all’incrocio, ma potrebbero essere anch’essi sentiti di nuovo per capire, in mancanza di video dell’incidente, a che altezza si fosse attestato il 19: al semaforo in viale delle Milizie, dal quale un tram impiega circa 13 secondi per raggiungere il punto d’impatto, o fra le due luci tramviarie, e allora il tempo di percorrenza fino al luogo dell’incidente è pressoché dimezzato. Al vaglio anche il racconto di chi avrebbe visto il macchinista, fermo al rosso, alzarsi dal suo posto di guida per aiutare una passeggera a obliterare il biglietto. Altri accertamenti infine da parte dei vigili urbani del I Gruppo Prati sulla velocità effettiva dei veicoli al momento dello schianto, sulle loro condizioni e sulla possibilità che ci sia stato un guasto. Fra le ipotesi investigative quella che Immobile possa essere sopraggiunto all’incrocio con la luce gialla (che dura appena tre secondi) a una velocità superiore ai 50 all’ora previsti in quel punto”.