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Galliani sul Monza: «Non si può portare una squadra dalla C alla A con i bilanci in ordine»

All’Ansa: «Avevo detto decimo posto, tutti ridevano dandomi del pazzo. Quando Berlusconi esce dall’ospedale? Sta ai medici dirlo».

Galliani sul Monza: «Non si può portare una squadra dalla C alla A con i bilanci in ordine»
Db Monza 23/10/2021 - campionato di calcio serie B / Monza-Cittadella / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Adriano Galliani

L’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani è stato intervistato dall’Ansa e ha parlato riguardo i bilanci della sua squadra:

«Il nostro bilancio non può essere a posto, nel senso che Silvio Berlusconi come fa a portare una squadra dalla Serie C alla Serie A coi bilanci a posto? Tutti i tifosi del Monza devono sempre ringraziare la persona che ha consentito questo accadimento mai successo in 110 anni cioè portare il Monza in Serie A, quindi dico sempre grazie a Silvio Berlusconi. Ci siamo sentiti, spesso anche oltre la mezzanotte, è molto contento e felice di questa salvezza. Quando esce dall’ospedale? Sta ai medici dirlo, mi auguro e spero possa uscire il più presto possibile».

Sul futuro di Palladino:

«È vero che con Palladino ci dobbiamo ancora vedere, ma l’accordo era che ci saremmo visti a salvezza raggiunta. Tutto qui, nessun allarme particolare. Noi ci siamo stretti la mano, io confido che troveremo anche l’accordo economico. La mano ce la siamo data per un altro anno a Monza».

Il sogno Europa c’è, ma Galliani è già fiero di chiudere quest’anno al decimo posto:

«No, dobbiamo crescere. Se dovessi indicare un modello per noi direi il Sassuolo, che è approdato in Serie A per la prima volta dieci anni fa e non è mai più retrocesso. Poi si può arrivare a metà classifica, un po’ più su o un po’ più giù, ma quest’anno il Monza sta raggiungendo il suo obiettivo: io avevo detto decimo posto, tutti ridevano dandomi del pazzo ma siamo lì».

L’ad ha analizzato la struttura della Serie A:

«In Serie A storicamente ci sono state sempre sette sorelle che si sono giocate le prime sette posizioni, poi un gruppetto di metà classifica di sei squadre che non retrocedono mai e infine un gruppo di sette squadre che lottano per la salvezza. Noi al primo anno abbiamo raggiunto il secondo gruppetto, che per il Monza è qualcosa di miracoloso. Un’altra statistica è che da sempre 1,8 delle tre neopromosse retrocede, quindi un anno magari sono due e un altro anno magari è una sola. Significa però che quando vai in Serie A hai quasi due probabilità su tre di retrocedere: il Monza è riuscito a non farlo».

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