In conferenza: «Ogni volta che si perde, si parla di squadra stanca. «Il Lecce vuole rimanere in Serie A, dobbiamo essere concentrati e rispettosi»
In vista di Juventus-Lecce di domani alle ore 18, la conferenza stampa di Massimiliano Allegri è cominciata su che tipo di squadra si aspetta di vedere:
«Abbiamo raggiunto questa famosa quota 60 che non riuscivamo ad arrivarci. L’atteggiamento della squadra è stato diverso rispetto ai 25 minuti di Milano. Abbiamo sbagliato molto in fase conclusiva e su questo dobbiamo migliorare. Domani sarà diversa, il Lecce vuole rimanere in Serie A e dobbiamo essere bravi, concentrati e rispettosi»
Il bilancio dell’allenatore toscano dopo le 100 panchine in bianconero:
«Va fatto a fine anno. Abbiamo due obiettivi davanti, che sono uno dei primi 4 posti e l’Europa League. Poi vedremo. Ci sono state cose positive e negative. È stata un’annata in cui abbiamo avuto vicissitudini. Abbiamo due obiettivi davanti e devono essere uno stimolo per noi».
Su Vlahovic:
«Gli obiettivi personali sono importanti ma devono essere messi a disposizione della squadra. Siamo tutti responsabili. Sta bene, è entrato a Bologna e domani deciderò se farlo partire titolare o meno».
Allegri ha commentato l’andamento della squadra sotto il punto di vista fisico e psicologico:
«Il calcio è bello perché varia da una partita a un’altra. Mercoledì dopo Milano si parlava di stanchezza, solite robe quando una squadra perde. La squadra ha una buona condizione, il fattore mentale fa la differenza. Abbiamo un punticino di vantaggio ma abbiamo due scontri diretti. Partiamo dietro la Lazio, il nostro obiettivo è raggiungerli».
Molto probabilmente non vedremo Rabiot in campo:
«Forse non sarà ai livelli di qualche mese fa ma Adrien anche l’altro giorno a Bologna ha fatto una partita importante. Domani è possibile che riposi».
Sulle condizioni di Angel Di Maria:
«Sta bene, gli è passato il dolore alla caviglia e domani può essere della partita. È straordinario, ci aspettiamo tanto da lui come da tutti. Ognuno si deve mettere a disposizione della squadra con le sue caratteristiche, lui può fare la differenza in una partita».
Il mese di aprile ha visto la Juventus perdere 3 partite in campionato:
«Ci sono questi momenti. Fino alla scorsa settimana eravamo dentro tutte le competizioni. Quando ci si arriva ad aprile vuol dire la stagione sta andando bene. Per la Juventus andare bene vuol dire vincere, ma non è che nello sport vince sempre il solito. Altrimenti verrebbe noia, non si può sempre vincere o sempre perdere. L’obiettivo domani è tornare a vincere perché in campionato è da un po’ che non lo facciamo».
Infine, sui rinnovi di Di Maria e Rabiot ha precisato:
«Questo non lo so, quello che succederà la prossima stagione ci penseremo a bocce ferme. Non sappiamo in questo momento se giochiamo la Champions, che è il nodo cruciale. Se la giochi è un discorso, se non la giochi è un altro sul fatto della programmazione. Dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare. Mancano 32 giorni a fine stagione, dobbiamo concentrarsi su quello. Poi valuteremo nel migliore dei modi con la società quello che ci sarà da fare».