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Ferrero: «Garrone si riprenda la Samp, gliela ridò a un euro. Non voglio nulla per me»

A Gazzetta: «I tifosi non meritavano questa delusione. Con me al timone l’incubo non ci sarebbe stato, ma da 18 mesi io nella Samp non decido nulla»

Ferrero: «Garrone si riprenda la Samp, gliela ridò a un euro. Non voglio nulla per me»
Db Milano 29/07/2019 - presentazione calendario serie A 2019-2020 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimo Ferrero

Massimo Ferrero chiarisce la situazione della Sampdoria con un’intervista alla Gazzetta.  Il club è ormai retrocesso in Serie B ma a preoccupare di più i tifosi non è la retrocessione, quanto la situazione finanziaria della società.

«I tifosi non meritavano questa enorme delusione. Con me al timone l’incubo non ci sarebbe stato, ma da 18 mesi io nella Samp non decido nulla. Non mi danno neanche un biglietto per entrare allo stadio».

Garrone più volte ha dichiarato di non essersi informato prima e meglio su Ferrero:

«Fu Garrone a cercarmi, il primo di una serie di incontri lo avemmo all’hotel De Russie a Roma. Perché rinnegarlo? Lui mi ha proposto e dato la Samp, non gliel’ho chiesta io. Pensi che il signor Panconi, oggi nel cda del club, io neanche lo conoscevo, me lo ha presentato Garrone poco tempo fa… Mi disse che la società sotto la sua gestione perdeva circa 30 milioni all’anno e la sua famiglia si era stancata di rimetterci i soldi».

Leggendo le dichiarazioni di Ferrero, non sembra il proprietario della Samp:

«Garrone mi ha affidato la Samp e ha sempre detto che se fosse accaduto qualcosa sarebbe intervenuto lui. Perfetto, lo dimostri: si riprenda la Samp, gliela ridò a un euro, non voglio nulla per me. Basta fare un aumento di capitale e poi può darla al suo amico Barnaba o a chi vuole lui. Parli con il trustee Gianluca Vidal e con il mio avvocato Pieremilio Sammarco, che ha provato invano a contattarlo. Le quote sono della mia famiglia, ma ora la società è gestita da uomini non miei. Lanna neanche lo conosco. Lo sfacelo non porta la mia firma».

Sui 200 milioni di debiti:

«Non mi risulta assolutamente una cifra così alta e comunque dei debiti accumulati nell’ultimo anno e mezzo devono rispondere altri. Quelli che hanno esonerato D’Aversa, poi fatto un contratto di tre anni a Giampaolo e tante altre operazioni di mercato clamorosamente sbagliate».

Una lunga intervista dove le accuse a Garrone, Lanna (attuale presidente del club) si susseguono senza venirne a capo. In gioco c’è il futuro della Sampdoria.

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