Inutile sconfitta a Monza 2-0. Squadra assente. Ma il tema è un altro: perché a Napoli ogni festa (anche la terza) è un problema di ordine pubblico?
Tra una festa e l’altra, il campionato del Napoli prosegue. Ovviamente la concentrazione e la carica agonistica non possono essere le stesse. Dopo trentatré anni, questa squadra ha riportato lo scudetto in città. E mentre i record se li porta via il vento – che siano i 91 punti o la classifica marcatori – l’impresa resterà per sempre nell’albo d’oro. Quindi c’è poco anzi niente da recriminare per la sconfitta in casa del Monza che è l’ennesimo capolavoro del tandem Berlusconi-Galliani due signori che si faranno nella vita. Non c’è stata partita. C’era un abisso in campo tra le due formazioni. Per i brianzoli ha segnato anche Petagna, c’è ben poco da aggiungere. Se non che Gollini (impiegato al posto Meret) è stato il migliore in campo degli azzurri.
Calcisticamente c’è poco da dire. Si sono affrontate due squadre agli opposti. Da un lato il Monza che voleva appuntarsi il fiore all’occhiello di una stagione straordinaria vissuta da neopromossa: il merito di essere i primi a battere i campioni d’Italia. Dall’altro il Napoli che è entrato nella storia, che ha già vissuto due feste e ora se ne sta organizzando anche un terza. E a questo proposito ci preme evidenziare come stridano l’immagine di Napoli cambiata – tanto strombazzata in questo periodo dai media – con questa grottesca necessità di associare ogni festa per lo scudetto a un pericolo per l’ordine pubblico. Come se a Napoli girassero tutti armati di revolver e coltelli. Pare che per la festa del 4 giugno (la terza e forse ultima) il prefetto potrebbe chiedere la diretta tv per esigenze di ordine pubblico. Mah. Forse l’unica cosa da fare è non anticipare Napoli-Sampdoria perché tanti sono i tifosi che rientreranno dall’estero per vivere quella giornata.
Tornando al campo, Luciano Spalletti – reduce dal positivo incontro settimanale con De Laurentiis – ci aveva provato a caricare di significati la partita. Ma francamente c’è poco da caricare. Ci sembra del tutto fisiologico il rilassamento agonistico. Bene ha fatto il tecnico a far giocare Gollini, Bereszynski, Zerbin. Il terzino e l’esterno sono usciti al 62esimo e a fine primo tempo. Il portiere ha giocato tutta la partita. Dopo il secondo gol di Petagna, all’inizio del secondo tempo, il Napoli ha provato a reagire. C’è stata qualche situazione dubbia nell’area di rigore dei brianzoli. Ma l’arbitro e il Var non hanno ritenuto che ci fossero gli estremi per fischiare rigore.
Per gli appassionati delle statistiche, è la quarta sconfitta in campionato per il Napoli (dopo Inter, Lazio e Milan) che potrebbe ancora superare il record di 91 punti: è a 83 e mancano tre partite. Il Monza è salito all’ottavo posto a pari punti con Fiorentina e Torino. Palladino può ritenersi un allenatore in rampa di lancio.