In conferenza: «Conosco quella sensazione. Per arrivare in finale dobbiamo giocare meglio di come abbiamo giocato al Bernabeu».
Domani il Manchester City ospiterà il Real Madrid per la semifinale di ritorno di Champions. Pep Guardiola ha parlato in conferenza stampa dell’entusiasmo dei tifosi per la competizione:
«Siamo abituati alla competizione e ad arrivare alle ultime fasi. Lo stadio è sold out, cercheremo di fare una buona partita».
Il prossimo mese aggiornerai il tuo palmares?
«Il mio palmares è già eccezionale! Non siamo stupidi a sapere quanto sia importante domani. Forse è la partita più importante da quando siamo qui. Dico ai giocatori, vivetelo, godetevi il momento. Quanto siamo fortunati. È nelle nostre mani, dipende da noi, non dobbiamo fare nulla di eccezionale. Essere noi stessi, dare tutto. Ho un feeling incredibile con la squadra. Qualunque cosa accada, grazie per averci riportato di nuovo qui».
Vuoi che i giocatori giochino con cuore e passione?
«L’emozione sarà alta. Deve essere alta. Abbiamo bisogno di un piano di gioco migliore. Creare più possibilità, più occasioni facili per i nostri attaccanti. Conosciamo le loro transizioni, la loro qualità. Giochiamo contro il Real Madrid nella semifinale di Champions, gli avversari più duri. E’ una sfida. Ce la giochiamo».
Questa partita arriva in un momento di perfetta forma fisica e mentale del City, e Guardiola lo conferma:
«Arriviamo davvero in buona forma, siamo in finale di FA Cup, ci stiamo giocando la Premier League, ma dobbiamo giocare meglio di come abbiamo fatto a Madrid. Dobbiamo fare bene, non solo avere il desiderio di vincere. Dobbiamo essere rilassati, dobbiamo solo fare quello che abbiamo fatto per molti anni. Non basta solo la voglia di arrivare in finale. Dobbiamo essere migliori del Bernabeu per arrivare in finale».
Guardiola e Ancelotti sono due esperti di questo trofeo. Il tecnico spagnolo ha commentato:
«Quando sono arrivato qui, non mi hanno detto vincere la Champions. Mi hanno detto di cercare di fare il meglio possibile. Abbiamo vinto tutti i titoli tranne questo. Lo vogliamo. La gente dice che siamo vicini, penso che invece siamo lontani. Allo stesso tempo, ogni volta che giochiamo contro il Real Madrid o Chelsea, è un sogno che si avvera. Nessuno garantisce che in futuro saremo di nuovo qui. Una volta che siamo lì, rilassiamoci. Proviamo a restare insieme nei momenti brutti, soffrire e giocare per la nostra gente».
Sulla difficoltà di giocare in casa e avere maggiori pressioni:
«So che i tifosi ci saranno vicini. La pressione sta facendo il nostro gioco. Giochiamo 11 vs 11. Nei momenti brutti, ci saranno».
Chi è la favorita a passare?
«Non lo so. Non voglio fortuna domani, mi auguro che passi la squadra che merita di vincere e speriamo di essere noi. I giocatori devono fare una prestazione incredibile per battere il Madrid. Dobbiamo essere noi stessi, per il resto ho giocato dieci semifinali di Champions, ne ho perse sette. Conosco quella sensazione, ci sono molte cose che non puoi controllare».