Alla vigilia di City-Real: «Il Madrid non dimentichiamo la sua storia. Se non sei motivato in semifinale di Champions, non puoi giocare a calcio»
Alla vigilia della semifinale di ritorno di Champions League tra Manchester City e Real Madrid anche Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa dopo che lo ha fatto anche Guardiola. Il tecnico italiano si è soffermato sulla gara di andata e su quello che potrebbe succedere in quella di domani. Ha poi avuto parole per le possibili scelte di domani e per la possibilità dei calci di rigore.
Ancelotti: «Tema della motivazione e concentrazione non esistono in queste partite»
Sulla partita di domani sera:
«Può giocare Rudiger come anche Militao e Camavinga. Mi sono confuso quando ho detto Rudiger sarebbe stato titolare, pensavo si stesse parlando di Rodrygo. Penso comunque che si possa fare meglio dell’andata e ci proveremo. Dobbiamo fare attenzione ai dettagli perché non sai mai cosa può succedere in queste partite».
«Sono calmo. Conosco bene la giornata di domani… e sarà quella della preoccupazione. Con i pensieri cattivi. Ecco Haaland, De Bruyne… ma è tempo di dimenticarsene e pensare che Vinicius può fare un buon dribbling e Benzema una buona giocata. devi gestire la tua testa e non essere negativo. Siamo molto felici di essere qui, anche se per un club come il Madrid è abbastanza normale: 11 volte su 13 ha raggiunto le semifinali. Non è facile e dobbiamo godercelo.
Quale fattore può fare la differenza domani?
Il coraggio è fondamentale in questo tipo di partite. Sia individualmente che collettivamente. Dobbiamo avere un carattere forte per saper sopportare e soffrire.
Il City impone un ritmo molto alto… Sarà la chiave per non perdere la calma?
Tutti ricordiamo cosa è successo su questo campo la scorsa stagione. Sarà emozionante. Una grande partita. Questo è sicuro.
Sulla possibilità dei rigori e sul match:
«Questa è una partita che può finire ai rigori ma non ci penso. Il tema della motivazione e della concentrazione non esistono in queste partite. Militao è motivato? Si, molto. Se non sei concentrato in semifinale di Champions, non puoi giocare a calcio. Sulla formazione, comunque, ho le idee molto chiare».
Tra pochi minuti parlerà con i giocatori… Cosa dirà?
Non lo so, non ci penso, è qualcosa che viene fuori. Il coraggio e la personalità saranno molto importanti, perché la pressione sarà molto alta. Voglio una squadra che legga bene la partita: che sappia che ci saranno tratti di sofferenza, il che è normale in una partita del genere. E poi mordere quando l’avversario è in difficoltà.
– Quanta chiave è l’esperienza in una notte del genere?
Domani non sarà così diverso dall’andata. Come ho detto all’inizio, vogliamo migliorare alcune cose rispetto alla scorsa settimana. Il City ha la migliore squadra d’Europa in questo momento e sarà emozionante.
Guardiola ha detto che non conosce il metodo del Madrid per regnare così tanto in questa competizione…
Non è facile da spiegare. Pufff… per Madrid, la Champions League è speciale per la storia. Dai primi cinque successi, ad oggi. È un club capace di mantenere viva la storia, non importa chi gioca: Di Stéfano, Gento, Amancio. Una delle sue grandi qualità è questa: non dimentichiamo la nostra storia.
Sul Manchester City visto nella gara di andata:
«Loro hanno faticato quando siamo partiti da dietro quindi cercheremo di tenere palla per avere meno rischi».
Modric: «Vicini a qualcosa di storico»
Con Carlo Ancelotti ha parlato anche Luka Modric, che ha accompagnato il tecnico italiano nella conferenza stampa di oggi. Queste le sue parole:
«Siamo vicini a fare qualcosa di storico. Penso che tutti questi titoli vinti parlino già tanto di noi. Le sensazioni sono comunque molto buone e dovremo goderci il momento. La cosa più importante di questo gruppo è che siamo uniti».
Il centrocampista croato ha voluto soffermarsi anche sulla partita d’andata e sui singoli che potranno cambiare quella di ritorno:
«Ci sono giocatori come Vini e Rodrygo che hanno dimostrato di saper risolvere queste partite ma la cosa più importante è la squadra. Credo che i primi 20 minuti dell’andata loro siano stati migliori di noi ma poi abbiamo giocato bene».