Non ha risposto alla convocazione del Belgio, dovrebbe essere escluso da tutti i match del suo club che arrivino prima di un periodo di 5 giorni dall’ultimo impegno della nazionale.
Fa un po’ strano parlarne a Napoli, nella settimana in cui la squadra partenopea perde Arek Milik per molti mesi a causa di un infortunio gravissimo. Chiariamo: non c’è nessuna dietrologia, l’incidente di Milik è di tipo traumatico e non c’è nessuna correlazione con l’impiego in nazionale. Fa però strano, ripetiamo, che la prossima squadra che affronterà il Napoli stia vivendo un caso legato a un calciatore (ufficialmente) infortunato e alla sua convocazione in nazionale.
In pillole, cosa è successo: Nainggolan viene chiamato da Martinez, ct del Belgio, ma non risponde alla convocazione. Nel senso che lamenta un infortunio e quindi dice no al doppio impegno contro i Diavoli Rossi, che hanno giocato contro la Bosnia di Pjanic (battuta 4-0) e stasera affronteranno Gibilterra in trasferta. Proprio il match di oggi è strettamente legato a quello di sabato tra azzurri e giallorossi: secondo il regolamento Fifa, un calciatore che non risponde alla chiamata della propria nazionale a causa di un infortunio, non può giocare con la propria squadra di club nei cinque giorni successivi l’ultimo impegno della nazionale stessa. Quindi, niente Napoli-Roma. Ma non per scelta tecnica o di preservazione fisica, quanto per imposizione del regolamento.
Nel frattempo, però, l’ex Cagliari ha giocato un’amichevole con la Roma Primavera, nonostante il problema al flessore che gli avrebbe (di fatto) precluso la partecipazione ai match del Belgio. Una serie di circostanze che ha (comprensibilmente) indispettito il ct Martinez («Vogliamo vedere cosa è successo di preciso») e la controreazione del giocatore, che su Twitter scrive (in lingua fiamminga) di aver letto “cazzate” sul match disputato con la primavera e sul suo tentativo di rimettersi a posto, lamentando di non essere «abbastanza allenato per un match ufficiale». Il Napoli, in tutto questo, resta sullo sfondo. Spalletti potrebbe non avere proprio a disposizione Nainggolan, anche se non ne farebbe un dramma: nelle ultime tre di Serie A, 72 minuti giocati e l’intera partita col Crotone in panchina. Che sia stato per infortunio o per scelta tecnica, è comunque andata così. Forse, il regolamento darà solo il colpo di grazia finale a favore di un’altra esclusione.