Il gesto rivolto ai suoi tifosi nel momento della gioia suprema vale più di mille polemiche. Una lezione, anche per tanti allenatori
Claudio Ranieri. Giustamente la Gazzetta tributa il doveroso omaggio a un grande allenatore che ieri sera ha firmato l’ennesima impresa della sua carriera e come di consueto ha impartito lezione di stile invitando i propri tifosi a non sbeffeggiare gli avversari ma a tifare solo per i proprio colori.
Ecco cosa scrive la Gazzetta:
Claudio Ranieri è un romanzo. Davvero. È l’allenatore che ha vinto il campionato dall’esito più sorprendente nella storia del calcio, con il Leicester, e ha fatto molte altre cose indimenticabili. Belle, ma non solo, come lo scudetto perso con la Roma – la squadra del cuore – quando ormai sembrava averlo strappato all’Inter di Mourinho nell’anno che poi è diventato quello del triplete nerazzurro. Dicevano fosse un perdente: follie. Ha scritto pagine indimenticabili, l’ultima nella notte di Bari, quando tutto sembrava ormai finito. Ha regalato emozioni fortissime senza mai alzare i toni, diventare maleducato, essere aggressivo. Il gesto rivolto ai suoi tifosi nel momento della gioia suprema vale più di mille polemiche. Una lezione, anche per tanti allenatori.