Il club di Guardiola prova a battere sul tempo quello di Ten Hag, frenato dalla cessione del club
Il Manchester City insidia lo United nella corsa al difensore centrale del Napoli, Kim Min-Jae. Lo scrive il Corriere dello Sport.
“Il City ha appena aggiunto la Champions nella sua bacheca, mica poco come attrazione: l’irruzione insospettabile, inaspettata, ha stravolto l’orizzonte, che sembrava ormai tracciato, destinazione United. La differenza, in casi del genere, possono farla le offerte o anche la capacità seduttiva della società, dell’allenatore, dei compagni, delle prospettive: Guardiola è un fattore e il suo calcio sexy ha un valore, che va persino al di là di qualsiasi considerazione economica”.
Il Manchester United ha, dalla sua, il fatto di essersi mosso in anticipo,
“ha cominciato a sondare l’entourage del coreano ben prima che finisse il campionato, ha lecitamente tentato di scorgere i margini di intervento, ha presentato una consistente proposta economica da sette milioni di sterline e non si è (ovviamente) spaventato di dover riconoscere al Napoli 58 milioni di euro”.
Ma l’affare non è semplice: il freno, scrive il quotidiano sportivo, è la cessione del club.
“Ma chiudere un affare di questa portata non è semplicissimo, ci sono cavilli e ostacoli che finiscono per ritardare le operazioni e consentono eventuali incursioni a sorpresa di una concorrenza spietata o comunque agguerrita. Soprattutto al cospetto della cessione del club: il freno è stato quello”.
E il City non ha perso tempo ad inserirsi.
“Il derby di Manchester è cominciato così l’altro giorno, ha mandato in fibrillazione anche Ten Hag, ha allungato qualche ombra (ma si fa per dire) sul destino di Kim che soltanto il calendario finirà per rimuovere”.
Il primo luglio la situazione sarà più definita.