Tra i due club c’è stato un contatto che può essere un segno positivo, ma un gentlemen’s agreement resta difficile. Oggi scade la dead line
Cristiano Giuntoli continua ad aspettare che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, lo liberi consentendogli di passare alla Juventus a cui si è promesso da mesi. Il Corriere dello Sport scrive di un contatto tra la Juventus ed il Napoli, con il club bianconero irremovibile sul rifiuto a pagare un indennizzo al club di De Laurentiis per avere il via libera per tesserare Giuntoli.
La data ultima per decidere è oggi, altrimenti la Juventus andrà avanti con Manna.
Il quotidiano sportivo scrive:
“Cristiano Giuntoli ha recitato la propria parte, ha spiegato ad Adl che dentro ormai non ne ha più, che gli otto anni hanno cominciato a pesare in maniera significativa. E poi ha ascoltato, ha trattato, ha garantito che non avrebbe portato con sé Giuseppe Pompilio, più che un collega l’amico di sempre, concedendogli di arrivare in scadenza nel 2024 per lasciar continuità aziendale. Ha provato a offrire il proprio contributo a mo’ di risarcimento e infine ha lasciato che i due club discutessero alla ricerca di un gentlemen’s agreement che resta difficile ma che non sembra impossibile, perché il contatto tra i club è stato un segnale. La Juventus ha comunque chiarito all’ad del Napoli, Chiavelli: non ci saranno incentivi all’esodo. E quindi, la questione è squisitamente formale, non può prevedere né riconoscimento economici, né eventuali patti laterali con acquisizioni che possano accomodare la vicenda da adagiare esclusivamente dentro un fiume di buone maniere e possibilmente una stretta di mano”.
Il termine ultimo per lasciare andare Giuntoli è oggi. Ieri Repubblica scriveva che qualora il direttore sportivo non si liberasse entro domani, la Juventus andrebbe avanti con Manna, pronto al rinnovo. In quel caso, il discorso sul dirigente del Napoli sarebbe rinviato al 2024, quando il direttore sportivo sarà definitivamente libero da obblighi contrattuali nei confronti del club di De Laurentiis.