La figura del nuovo direttore sportivo non è assimilabile a quella di Massara né a quelle dei colleghi. Sarà una delle tante voci del team Milan
Da ieri il Milan ha un nuovo direttore sportivo dopo l’esonero di Ricky Massara. Il club rossonero ha ufficializzato l’arrivo di Antonio D’Ottavio nel ruolo rimasto vacante. Le sue mansioni, però, saranno molto diverse da quelle del suo predecessore, avverte la Gazzetta dello Sport.
“Attenzione però, perché la sua figura è assimilabile a quella di Ricky Massara, ex d.s. rossonero, solo formalmente: D’Ottavio non sarà un direttore sportivo nel senso classico del termine, non somiglierà a Massara e nemmeno agli altri colleghi che operano in Italia. La sua funzione, piuttosto, va inquadrata nella nuova organizzazione interna che il Milan si è dato all’indomani dell’addio di Maldini: “Le responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il coach, riportando direttamente all’amministratore delegato”, si leggeva nel comunicato del Milan che annunciava la fine dell’incarico dell’ex capitano, e D’Ottavio opererà proprio in questo senso: farà parte del team che ha preso in mano il mercato rossonero”.
D’Ottavio, classe 1982, laureato in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, lavora nel Milan da anni, come responsabile dello scouting del settore giovanile. E’ arrivato nel club nel 2017, dopo aver lavorato nello scouting di Torino, Sunderland e Inter.
“E anche questo aspetto sottolinea il nuovo indirizzo che si sono dati in via Aldo Rossi alla seconda stagione dell’era RedBird”.
La rosea scrive:
“Nella nuova veste di d.s., non condurrà trattative in autonomia ma parteciperà insieme agli altri dirigenti alle strategie di mercato: la sua voce sarà una delle tante all’interno del “comitato” che gestisce la campagna acquisti del Milan, il cui schema operativo è ormai noto. Ogni affare passerà da Furlani, a.d. del club dallo scorso novembre. A supportare Furlani è Moncada, già capo dello scouting milanista e fresco di rinnovo”.