In conferenza: «Sono rimasto sbalordito dalla telefonata del Napoli, non me l’aspettavo. Non pensavo fosse il momento»

Il nuovo direttore sportivo del Napoli, Mauro Meluso, ha parlato in conferenza stampa da Dimaro raccontando il modo in cui è stato convocato dal Napoli per il suo nuovo incarico. Una telefonata di De Laurentiis alle 7 del mattino, il 13 luglio, con la richiesta di un incontro. Meluso:
«Il 13 luglio il presidente mi ha chiamato, intorno alle 7 del mattino, e mi ha chiesto di incontrarlo. Abbiamo chiacchierato, mi ha fatto un bel po’ di domande anche se mi conosceva già, c’erano anche Sinicropi e Micheli, e in venti secondi ci siamo accordati a livello contrattuale».
I cronisti presenti a Dimaro gli hanno chiesto che effetto gli avesse fatto la chiamata di De Laurentiis. Meluso ha risposto:
«Sono rimasto sbalordito, non me l’aspettavo. Non che non me lo meritassi, consentitemelo, meritatamente, ma non pensavo fosse il momento».
Meluso ha rivendicato il suo passato nel mondo del calcio, anche da giocatore, oltre che da direttore sportivo, anche se nelle categorie inferiori. Ha anche raccontato di essere stato selezionato per giocare nel Napoli, quando aveva 13 anni. Opportunità sfumata per il rifiuto della madre.
«Ho fatto il calcio a tutti i livelli, sin da bambino. Ho esperienza, vado per i 59, lo faccio da tanti anni perché ho smesso presto per gli infortuni. Per anni nelle categorie inferiore, ma è esperienza, ho sempre tenuto il profilo basso ed ho sempre cercato di scalare la montagna per arrivare in A e ci sono arrivato col Lecce e lo Spezia. So di conoscere il calcio in tutti i suoi lati, vi racconto che a 13 anni fui selezionato per giocare nel Napoli. C’era il campo di Soccavo, ma mia madre si oppose, Sormani venne a casa mia per convincere la mia famiglia ma non ci fu verso, era troppo lontano da casa. Poi andai alla Lazio più avanti, ora ritrovo il Napoli che era sulla mia traiettoria».