Alla Rai: «Sono interessati Dazn, Sky e Mediaset. Dobbiamo raggiungere un risultato in linea con le aspettative, ma non è facile»
L’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo ha parlato alla trasmissione radiofonica Rai “La politica nel pallone” della situazione sui diritti tv della Serie A:
«La novità grande è che siamo partiti con largo anticipo rispetto al passato. Abbiamo cercato di mettere i vari broadcaster dinanzi alle opportunità del mercato. Ricordo anche la straordinaria novità di una partita in chiaro al sabato sera, l’obiettivo è capire come esprimere i valori più alti. Dobbiamo raggiungere un risultato in linea con le aspettative, ma non è facile perché non esiste una competizione forte sui pacchetti».
Al momento ci sono tre pretendenti:
«Sono interessati Dazn, Sky e Mediaset, ci sono configurazioni diverse e i giochi sono tutti aperti. Le trattative sono servite per fare capire le nostre aspettative e per comprendere le esigenze dei tre operatori. Siamo in una fase conclusiva delle trattative e tutti conoscono il gap tra le offerte presentate e quelle che possono risultare vincenti. Se così non fosse abbiamo pronta un’attività di autogestione per i diritti. La Lega, che si è già trasformata in una Media Company, fa vero e proprio intrattenimento, dai videogiochi al Metaverso».
De Siervo ha detto che un player storico potrebbe uscire di scena: che sia Sky?
«Una delle tre configurazioni possibili prevede l’esclusione di un player storico, che ha scelto di fare investimenti diversi. Sarebbe un rammarico per tutti perché siamo cresciuti insieme, ma dobbiamo prepararci a questo tipo di scenario. E’ una delle ipotesi, ma dipende soltanto da loro. Le tv devono decidere se continuare a essere protagoniste nel racconto del calcio italiano. Ma l’auspicio è che ognuno dei tre partner trovi le risorse per assicurarsi la trasmissione della Serie A».
De Siervo ha ricordato che l’obiettivo della Lega Serie A è di superare la soglia del miliardo ma che le tv stanno cercando di risparmiare perché, non avendo concorrenti diretti, intendono approfittarsi della situazione:
«L’obiettivo della Lega è che la vendita dei diritti abbia un valore per singolo anno superiore a quello attuale. L’ultima vendita ha portato ricavi per 927 milioni all’anno e circa 50 milioni per la Coppa Italia. L’obiettivo è superare il muro del miliardo, la discussione sta nel fatto che i broadcaster stanno cercando di risparmiare il più possibile perché non ci sono concorrenti diretti».
L’ad ha aggiunto:
«Credo che siamo al 50%, non perché non creda nel buon lavoro per vendere i diritti, ma credo che le tv vogliano un po’ approfittarsi di questa situazione di scarsa competitività. Sono tre soggetti importantissimi, ma concorrono per pacchetti diversi e hanno ambizioni diverse. Da qui la difficoltà di creare quell’ultimo scatto per l’assegnazione dei diritti. Se non dovessimo assegnare i diritti con l’estate, a settembre partiremo con l’attività di preparazione del contenuto».