Riccardo Bigon è riuscito nella sua missione: sfoltire la rosa del Napoli, come avevano chiesto Mazzarri e De Laurentiis (ieri premiato a Venezia col premio Variety). In un mercato nel quale sono girati pochissimi soldi, il d.s. ha messo a segno ben 15 colpi in uscita. Dodici le cessioni e tre le rescissioni di contratto. Il monte ingaggi s’è decisamente alleggerito, come mai era avvenuto in precedenza nella gestione Marino. Traguardo «Sono soddisfatto di quanto siamo riusciti a fare— ha detto Bigon a Radio Marte — e ringrazio tutti i miei collaboratori. Abbiamo lavorato tantissimo e con squadre di assoluto valore in giro per l’Europa. Il Napoli è tornato nella dimensione che compete a questa società». In effetti, il club azzurro ha piazzato giocatori un po’ ovunque. In Spagna (Datolo, Cigarini e Contini), in Germania (Hoffer), in Turchia (Zalayeta) ed in Romania è tornato De Zerbi. Navarro, invece, è rimasto in Argentina. In serie B hanno trovato estimatori gli elementi in esubero: Dalla Bona, Amodio e Pià. Solo Bucchi e Rullo restano a Castelvolturno fino a gennaio. Divorzi al veleno Certo, non tutte le cessioni sono state accolte con soddisfazione dai tifosi del Napoli. Il divorzio da Quagliarella non è stato ancora digerito, anche se l’operazione aveva i suoi vantaggi tecnici ed economici. In bianconero finito pure Rinaudo: «È stata una trattativa nata nelle ultime ore di mercato — svela Bigon— e che si è sviluppata in modo repentino con soddisfazione di tutti, visto che Leandro voleva cambiare aria». Nel frattempo, sono arrivati Cribari e Dumitru. Due dei ei acquisti operati da Bigon. «Il campo darà il giudizio sul nostro lavoro».
Gianluca Monti (da La Gazzetta dello sport)
Il gol di Bigon nel mercato del Napoli
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