Su La Repubblica: 786 mila euro per i canoni di utilizzo dell’Olimpico e altri 600 mila euro per fatture non emesse. E’ lui che ha proposto Mezzaroma presidente
Dietro la nomina di Marco Mezzaroma alla presidenza di Sport e Salute c’è la mano di Claudio Lotito. Mezzaroma è il cognato del presidente della Lazio, è stato presidente della Salernitana, è vicinissimo alla famiglia Meloni. Lotito, che ha un debito elevato nei confronti di Sport e Salute, ora avrà un interlocutore privilegiato per trattare. Lo scrive La Repubblica, con Matteo Pinci.
Il nome di Mezzaroma lo ha proposto Lotito.
“La settimana di Lotito è stata calda come quei telefoni che ne incorniciavano il ritratto fuori fuoco. Perché ha incrociato, oltre alle linee, i propri incarichi in un puzzle di interessi. Il vero colpo del presidente-senatore è di ieri. Quando ha ispirato, con una mossa a sorpresa, la nomina di suo cognato Marco Mezzaroma come presidente di Sport e salute”.
Mezzaroma è molto caro al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, marito della sorella di Giorgia Meloni “e vero padre della sua nomina“. Ex marito di Mara Carfagna, Mezzaroma ha sposato la sorella di Lotito, Cristina.
“la Lazio ha con Sport e salute — stando alla semestrale del club biancoceleste — 786 mila euro di debito per i canoni di utilizzo dello stadio Olimpico. E altri 600 mila euro per fatture non emesse. In tutto, quasi 1,4 milioni. Non è noto se nel frattempo siano stati onorati, ma Lotito avrà un interlocutore privilegiato con cui discutere l’affitto”.
Con Marco Mezzaroma presidente, l’amministratore delegato sarà Diego Nepi Molineris.
Dagospia presentava così la nomina, qualche giorno fa:
Per Dagospia
Abodi non ha toccato palla. Diego Nepi, in quota Giorgetti-Barelli, è il nuovo di amministratore delegato mentre come presidente è stato scelto Marco Mezzaroma, ex di Mara Carfagna e vicinissimo alla famiglia Meloni (in particolare alla sorella della premier Arianna). Che ne sarà di Sport e Salute? Il ministroper lo Sport Abodi ha trasferito al dipartimento dello Sport (cioè a se stesso) la gestione dei contributi alle federazioni (300 milioni di euro) lascindo a “Sport e Salute”soltanto l’erogazione materiale (ufficio cassa).