A La Repubblica: «Le ventenni di oggi sembrano mia madre. E mi dispiace: abbiamo fatto tante battaglie sul corpo e stiamo tornando indietro».

La Repubblica intervista Loretta Goggi. Imitatrice, attrice, conduttrice e cantante, a 72 anni ripercorre la sua carriera e parla della tv. La definisce maschilista. Da 13 edizioni è a Tale e quale show.
«I miei vent’anni? Facevo già le imitazioni. Ero carina mai stata bona. Lasciamo stare, oggi le ventenni paragonate a quella che ero io, sembrano mia madre. E mi dispiace un po’ perché abbiamo fatto tante battaglie sul corpo e mi sembra che stiamo tornando indietro, tutte nude. Parla una che non è bacchettona, posai, con eleganza, per Playboy, va bene l’autonomia e che del proprio corpo si fa quello che si vuole».
La Goggi parla del rapporto con l’età.
«L’età esiste, facciamo finta di niente? Il 29 settembre saranno 73 anni, tutto funziona ma quello che facevo venti anni fa non posso farlo. Un po’ mi arrabbio, ma lo accetto».
Perché alle donne non viene perdonato invecchiare? Goggi:
«Resta un mistero: le donne non possono avere le rughe, in Italia a un certo punto diventano invisibili. E ci sono artiste grandissime, pensi a Giuliana Lojodice. Sempre giudicate per l’esteriorità; ma sforzatevi, un po’ di fantasia, sa quanti ruoli ci sarebbero. Ci sono attrici americane pazzesche, che non sono più ragazze e non rientrano nei canoni classici, penso a Frances McDormand, una fuoriclasse, che girano film da protagonista. Gli uomini, invece, fanno come gli pare. Guardi Vasco Rossi, Ligabue, settantenni e ragazzacci rockstar. Da noi chi? Forse solo Loredana Bertè osa».
Per la Goggi la tv è maschilista.
«Hai voglia. Ora le donne si sono prese la scena: ma una volta era tutto: “Corrado con”, “Pippo Baudo con”. Eravamo di contorno. Io le mie soddisfazioni me se le sono prese, la prima donna a condurre il festival di Sanremo, a fare il quiz. Nessuno credeva in me e sono arrivata seconda a Sanremo con Maledetta primavera, che è un successo».