Circa 25 ore e mezzo aggiuntive. Le partite potrebbero allungarsi fino a 100 o anche 102 minuti, contro i 98 minuti dello scorso anno
La vera novità regolamentare della Serie A rispetto alla scorsa stagione riguarderà i maxi recuperi, come ai Mondiali 2022. Come riportato da Pinna nel Corriere dello Sport:
“Quasi un giorno di calcio in più. Anzi, più di un giorno, se a fine campionato, i dati reali avranno rispecchiato le previsioni – tutte teoriche, per ora – su quella che sarà la vera (e praticamente unica) novità regolamentare per questa stagione. Ieri pomeriggio gli arbitri hanno affrontato la questione “recupero” nella prima lezione in aula nel ritiro di Cascia. Fra le specifiche che portano al prolungamento della partita, dalle sostituzioni all’intervento dello staff medico in campo, è stata inserita anche la dicitura «festeggiamenti per la segnatura di una rete», che diventerà motivo di recupero. Anche se non vogliono sentire la parola maxi recupero, avremo fisiologicamente dai 10 ai 13 minuti complessivi in più a partita. Teoricamente ci saranno di media due minuti nel primo tempo e dai sette ai dieci minuti nella ripresa. Si giocherà un giorno in più, 25 ore e mezza circa. Le partite potrebbero allungarsi fino a 100 o anche 102 minuti, contro i 98 minuti dello scorso anno. Si tratta di indicazioni che ha dato la Fifa durante i Mondiali del 2022, Pierluigi Collina spiegò come gli spettatori (allo stadio e/o in tv) vogliono vedere giocare a calcio e dunque quello era l’obiettivo. Si vorrebbe arrivare a giocare 60 minuti di gioco effettivo”.
Altre piccole variazioni riguarderanno l’inserimento nel regolamento della distinzione tra deviazione e giocata:
“Restano, ovviamente, invariati gli altri motivi di recupero, resterà da scoprire solo se il recupero per i gol sarà codificato (come sostituzioni, 30”, o medici in campo, 1’) o meno. Inserita nel regolamento la distinzione fra deviazione e giocata, diventerà derimente ai fini della valutazione del fuorigioco, individuare una giocata deliberata che avverrà quando: a) il pallone arriva da lontano e il calciatore ne aveva una visuale chiara; b) il pallone non si muoveva velocemente; c) la direzione del pallone non era inaspettata; d) il giocatore ha avuto il tempo di coordinare il movimento del proprio corso, senza allungamento/estensione degli arti o un saldo istintivo o un movimento che ha portato ad un contatto/controllo limitato, tenendo presente che un pallone che si muove a terra è più facile da giocare che un pallone in area. I portieri dovranno essere più seri, stop alle sceneggiate: «Il portiere non deve comportarsi in modo da distrarre irregolarmente colui che calcia, ad esempio ritardare l’esecuzione del tiro, o toccare i pali, la traversa o la rete della porta». I portieri avranno dapprima un richiamo e poi un’eventuale ammonizione in caso di recidiva.”