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“Heart of Stone” l’eterno dilemma tra cuore e metodo scientifico

Su Netflix il film con la regia di Tom Harper: c’è una nuova entità segreta sovranazionale, il “Charter”, che può governare il mondo

“Heart of Stone” l’eterno dilemma tra cuore e metodo scientifico

Forse per i cinema al chiuso è ancora presto: la maggior parte sono ancora in vacanza, ma se avete Netflix in vacanza potete vedere “Heart of Stone” il film con la regia di Tom Harper che è primo nelle visualizzazioni e che strano a dirsi è anche molto bello. Giorni nostri: c’è una nuova entità segreta sovranazionale il “Charter” che avendo una sorta di avveniristico computer quantico – “Il Cuore” – può avere accesso a tutte le informazioni possibili e quindi comandare il Mondo.

Rachel Stone (Gal Gadot) è un agente informatico del MI6 ed insieme alla sua squadra è impegnata sulle Alpi dell’Alto Adige per catturare un noto criminale. Insieme a lei c’è anche Parker (Jamie Dornan) ed altri due agenti operativi. Da questa operazione si capiranno i veri ruoli in campo e Rachel – in realtà Nove di Cuori; agente del ‘Charter’ – si scontrerà tra Lisbona, il Senegal e l’Islanda con Parker, scheggia impazzita che cerca il potere e la possibilità di uccidere.

Rachel ha come capo Nomade (Regina di Cuori; Sophie Okonedo) che l’ha salvato da una vita sregolata, ma ha già capito che senza l’immaginazione i computi probabilistici non porteranno da nessuna parte: e su questo dato iniziano i primi scontri verbali con il suo capo che finiranno per farla sospendere, perché compromessa. Parker – per cui Stone ha provato in un primo momento anche attrazione – ha dalla sua Keya Dawan (Alia Bhatt) una hacker di grande professionalità, ma la storia rimescolerà le alleanze.

Il film – misto di action e scifi – mantiene anche nell’ambivalenza delle parole un contrasto tra due visioni del mondo: quella che vede nel metodo scientifico probabilistico il motore per governarlo ed al contrario un approccio non dimentico della relazione umana autentica. Le musiche ben scelte da Steven Price ritmano bene questa lotta intestina tra i due elementi che il soggettista Greg Rucka ha posto alla base della narrazione, aiutato nella sceneggiatura da Allison Schroeder. “Il Cuore è uno strumento straordinario ma è tutto quello che è: seguendo solo le probabilità non agiremo mai a dispetto delle probabilità?”.

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