Il responsabile della ristorazione esterna del ristorante “Da Vittorio” di Bergamo al Corsera: «L’ego lo portava a stare a tavola non per mangiare ma per parlare».
Il Corriere della Sera ha intervista oggi Francesco Cerea il responsabile della ristorazione esterna del ristorante “Da Vittorio” di Bergamo che vanta 3 stelle Michelin
Tra i tanti clienti che sono passati sulle loro tavole tanti vip, ciascuno con la sua storia da raccontare
«Nel 2019 la regina Elisabetta, che ha fatto uno strappo al protocollo e ha chiesto il bis del risotto. All’inizio sono costretti a farsi servire una piccola porzione, perché lasciare cibo sul piatto è maleducato. I reali mangiano semplice».
Sui social c’è lei con Obama.
«L’ho incontrato a cena in occasione della visita a Milano: ha chiesto i cannoncini per otto volte e allora ho detto al cameriere di andare via, sennò ci usciva l’indigestione».
Altri nomi e siparietti…
«Miuccia Prada ci ha voluti a Beverly Hills, Leonardo DiCaprio con la mamma che mi è stata incollata per tutta la sera. Piaccio alle mamme».
Silvio Berlusconi.
«Gli ho portato il mio libro alla prova menu per le nozze con Marta Fascina. Si è messo a sottolinearlo. Ci eravamo conosciuti 30 anni prima a casa di Cantoni, gli aveva venduto i terreni per Milano 2. Ho conosciuto tutti i politici, al suo fianco anche Andreotti e Spadolini scomparivano».
Cosa gli cucinava?
«Mozzarella, pomodoro e gnocchi verdi. L’ego lo portava a stare a tavola non per mangiare ma per parlare».
Cucinerebbe per Giorgia Meloni?
«Sì, è una donna preparata. E mi piace. Lasciamola lavorare».
Ha le stesse attenzioni verso tutti i clienti?
«Sono un fisionomista, riconosco qualcuno dopo 20 anni. Lo faccio sentire a casa».
Un vostro segreto.
«La costanza nel fare bene da mangiare. Lo stellato alla lunga annoia. E poi il catering: ci dicevano che eravamo matti. Oggi lo fanno tutti».