ilNapolista

I 70 anni di Palanca: «Segnavo su calcio d’angolo anche grazie a Ranieri che disturbava i portieri»

L’intervista al Foglio: “dispiaciuto di non aver inciso a Napoli come avrei voluto, sbagliai due rigori a inizio stagione e questi mi ha penalizzato”

I 70 anni di Palanca: «Segnavo su calcio d’angolo anche grazie a Ranieri che disturbava i portieri»

I settant’anni di Massimo Palanca intervistato dal Foglio. Palanca l’uomo che segnava direttamente da calcio d’angolo.

Nelle statistiche ne risultano tredici, ma lui racconta siano anche di più, perché un tempo anche le piccole deviazioni dell’avversario passavano sotto il filtro dell’autogol. “Calciavo molto bene le punizioni a giro – racconta – allora ho pensato di poter fare lo stesso dal calcio d’angolo. Spesso è andata bene. Ma da soli non si riesce a fare gol dal corner, serve sempre un aiuto di almeno un compagno. A Catanzaro era Claudio Ranieri ad andare a disturbare il portiere in modo che la palla potesse entrare. A quei tempi i portieri mettevano un uomo sul primo palo, talvolta uno anche sull’altro. Oggi non lo fanno quasi più, ma vedo che dall’angolo calciano sempre verso fuori. Dybala è diverso, ogni tanto prova a imitarmi”.

È stato anche a Napoli ma la sua esperienza non è stata fortunata.

“sono dispiaciuto di non aver inciso a Napoli come avrei voluto”. Palanca fece due stagioni nell’era premaradoniana, ma non riuscì mai ad avere un rendimento elevato. “Sbagliai due rigori a inizio stagione, in Coppa Italia, questo mi ha penalizzato nella fiducia e nel rapporto con i tifosi, anche con l’allenatore Marchesi non ci fu mai un vero feeling. Ho giocato con fuoriclasse come Krol, ma io ricordo con piacere soprattutto quei compagni che grazie all’impegno e al lavoro sono riusciti a diventare degli ottimi giocatori, Enrico Nicolini è un esempio”.

ilnapolista © riproduzione riservata