In conferenza stampa: «È triste che non si parli delle campionesse del mondo e si discute solo di Rubiales e del suo comportamento»
Xavi Hernandez, allenatore del Barça, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro il Villarreal, in programma domani alle 17:30. Nel corso della conferenza stampa è stato affrontato anche il tema Luis Rubiales. La Fifa ha sospeso per 90 giorni il presidente della Federcalcio spagnola (Rfef).
«Vorrei esprimere la mia opinione sul calcio femminile e sulla federazione. Tutto il mio sostegno incondizionato a Jenni e a tutte le giocatrici e condanno il comportamento del presidente della Rfef, che mi sembra inaccettabile, è triste perché il titolo di campionesse del mondo non viene discusso e si parla solo del comportamento, che è intollerabile».
Rubiales dovrebbe continuare?
«Sono stato chiaro e deciso. Cerco di essere sincero e onesto. Bisogna sostenere Jenni e i giocatori».
Xavi sulla partita contro il Villarreal:
«Mi aspetto una partita molto equilibrata, l’idea di gioco è simile alla nostra. Pressano bene, soprattutto in casa. Hanno un’ottima squadra, soprattutto in mezzo al campo. Penso che la partita dipenda dal possesso palla, è quello che cercano Setién e Villarreal».
Il tema del rinnovo di Xavi:
«Sono tranquillo, felice, nel club dei miei amori. È un privilegio essere qui. Nel mio caso non cambia nulla. Il rinnovo è in corso. Il club ne darà notizia. Sono contento e in perfetta sintonia con il presidente. Non ci saranno problemi».
Sul mercato:
«Dipendiamo dal Fair Play. Siamo aperti a vedere cosa succede».
Pensi che stiano avvantaggiando il Real Madrid?
«Al di là delle polemiche arbitrali, che ci saranno sempre, vorrei cominciare ad ascoltare gli arbitri e vedere le persone cosa decidono e cosa succede».
Il parere di Xavi sulle condizioni di Lewandowski e Pedri:
«Lewa è positivo e calmo. Vuole contribuire con più gol, ma contribuisce sempre. Segnerà gol. Ne hai bisogno come tutti gli altri. Sono calmo. L’infortunio di Pedri è simile a quello dell’anno scorso. È un peccato. Ha lavorato tanto in estate. Ci sono molti fattori ma non conosciamo la causa principale».