Sarri ha tolto Insigne nel momento migliore del Napoli, però Lorenzo deve imparare a non protestare: non è più un ragazzino. cresce.
Sarri e Insigne. La sintesi è semplice: la sostituzione di Insigne è stata un errore, almeno così ha detto la partita. Ma Sarri ha ragione da vendere quando dice che Insigne deve imparare a uscire e stare zitto, anche quando è stato autore di una prestazione positiva. Perché – aggiungiamo noi – così si cresce.
È la sintesi, almeno secondo noi. È ovvio che Sarri ha tutto il diritto di fare le sostituzioni che vuole, ci mancherebbe, è il nostro allenatore. E Insigne deve imparare a comportarsi, anche quando può avere ragione. Insigne non è più un ragazzino. Lo era tre anni fa, oggi non lo è più. In un gruppo forte, quale è il Napoli, bisogna avere anche la forza di incassare una sostituzione poco comprensibile – perché nei fatti, a nostro avviso, Sarri ha sbagliato a togliere Insigne in quel momento della partita – e magari chiarirsi dopo. Ci è piaciuto Sarri nel post-partita. Anche lui, però, deve riflettere su quel cambio che ha tolto equilibrio e orientamento alla squadra nel momento in cui la Juventus sembrava anzi era in difficoltà.
Non solo Insigne però. Sarri è stato bravo e coraggioso a far giocare Diawara che lo ha ripagato con una grande prestazione. Ha recuperato tanti palloni e ha dimostrato di non avere alcuni timore a giocare allo Juventus Stadium. Il Napoli può festeggiare l’acquisto di un giovane dal grande avvenire e non solo avvenire.
Adesso, ripetiamo, il Napoli non disperda il patrimonio di consapevolezza acquisito questa sera. E rifletta sui suoi errori.