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Ancora oggi lo scontro Pietrangeli-Panatta è più interessante di quello Volandri-Fognini

Triste e livorosa la risposta del capitano di Coppa Davis, come triste era il suo tennis. Bisognerebbe avere il tocco anche nei litigi

Ancora oggi lo scontro Pietrangeli-Panatta è più interessante di quello Volandri-Fognini
Db Bologna 18/09/2022 - Coppa Davis / Italia-Svezia / foto Image Sport nella foto: Fabio Fognini

Lo scontro Volandri-Fognini è triste per molti motivi. Uno è che ci riporta alle miserie del tennis nostrano quando invece stiamo vivendo una nuova età dell’oro e abbiamo una squadra fortissima anche se ha subito numerosi scossoni proprio in dirittura dei gironi di Coppa Davis. Ci aspettavamo Berrettini e Sinner in singolare e invece ci ritroviamo con due forfait e la grana Fognini. Per fortuna la squadra è ugualmente solida: abbiamo tre ottimi tennisti per i due singolari: Sonego, Musetti, Arnaldi. Più il doppio che diventa il nostro punto debole: con tutto il rispetto, Bolelli-Vavassori non è Bolelli-Fognini. Amesso che giochi Vavassori.

Un altro motivo di tristezza è reso dal paragone tra i litigi della Davis che fu e quella di oggi. Mentre sui giornali ancora continuano a polemizzare Pietrangeli e Panatta, ci ritroviamo a dover leggere di Fognini e Volandri. Passi per lo sfogo di Fognini che evidentemente non sapeva dell’esclusione, e comunque è sempre Fognini. Ma la risposta del capitano non giocatore è quanto di più deprimente si possa leggere. E poi secondo noi il valore delle polemiche dipendono anche dal valore dei protagonisti. Fognini è stato nei top ten, ha vinto nove tornei tra cui Montecarlo, è uno che a tennis – quando voleva e quando riusciva a battere i suoi fantasmi – giocava in modo sublime. Nella sua carriera ha battuto Nadal al quinto partendo da due set sotto. Volandri ebbe un giorno la fortuna di imbattersi a Roma in Roger Federer desideroso di fare la valigie e lasciare la capitale. Disputò un ottimo Roland Garros, battendo Ljubicic e raggiungendo i quarti. Poi, più o meno nulla. Un onesto terraiolo, peraltro numero 25 del mondo (ottimo risultato), già ampiamente dimenticato da chiunque pratichi o abbia mai praticato lo sport con corde e racchetta.

Non c’entrerà niente ma a tennis Fognini Volandri sarebbe finita 6-1 6-1. Magari non c’entra ma ci sembra doveroso ricordarlo. Gli scontri diretti dicono 2-0 per Fogna che all’epoca aveva 21-22 anni. Lo avrebbe mandato ai matti come e quando voleva.

Ancora oggi il botta e risposta tra Pietrangeli e Panatta è più interessante. Diversa classe, come diverso era il tocco (vale soprattutto per Volandri, tecnicamente stonato rispetto agli altri tre). Ancora oggi quella squadra degli anni Settanta litiga, tant’è vero che Procacci per montare quel gioiello che è “La Squadra” ha dovuto montare cinque interviste singole perché i cinque non si sono mai incontrati. Sublime. Gli aneddoti su Zugarelli che voleva menare Pietrangeli. O il console italiano in Spagna cacciato in malo modo dallo spogliatoio dopo che Panatta si era preso a cazzotti sugli spalti. Il tutto mentre quella squadra batteva gli australiani, dava 6-0 6-0 al giovane Lendl, perdeva finali con doppi falli a due punti dal match-point.

Era la storia. Questa è cronaca, nemmeno da prima pagina. Almeno per Fognini il biglietto lo avremmo pagato, anche se ci ha fatto arrabbiare e disperare più di Paolo Canè. Per Volandri i soldi non li avremmo mai spesi.

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