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“Cry Macho”, quando si giunge ad un confine si è sempre costretti a scegliere il ritorno a casa

Netflix propone il road-movie diretto e interpretato da Clint Eastwood, tratto dal romanzo di Nash pubblicato nel 1975 

“Cry Macho”, quando si giunge ad un confine si è sempre costretti a scegliere il ritorno a casa
FESTIVAL DEL CINEMA DI CANNES Cannes (Francia) 20/05/2017 - Festival del Cinema di Cannes / foto Panoramic/Insidefoto/Image

“Cry Macho – Ritorno a casa” è un film uscito nel 2021 in un tempo in cui la pandemia decretava il successo di una pellicola soprattutto nelle sale. Ma per gli amanti del 93enne Clint Eastwood – protagonista e regista – c’è Netflix che ora ci propone questo road-movie che è tratto dal romanzo di N. Richard Nash che fu pubblicato nel 1975, con l’autore ne cura la sceneggiatura Nick Schenk.

Mike Milo (Clint Eastwood) è un ex star del rodeo, ma dopo un incidente il suo ex capo Howard Polk (Dwight Yoakam) – che gli ha dato il ben servito sul lavoro nel 1979 – lo richiama un anno dopo per una missione ambigua: recarsi a Città del Messico per riportargli un figlio adolescente avuto con un’equivoca domma messicana che non vede da anni. Per saldare un vecchio debito d’onore Mike accetta. Nel viaggio in terra messicana il vecchio cowboy si scontra con gli sgherri della moglie di Howard ma riesce a teovare Rafael Polk (Eduardo Minnett) che si è trasformato in un ragazzo di strada dedito ad imbrogli e che ha con sé Macho, un gallo da combattimento, con cui di mantiene economicamente partecipando ad incontri clandestini. Nel corso delle peripezie che contraddistinguono il loro rapporto Mike e ‘Rafo’ instaurano un rapporto paterno e vengono ospitati per un incidente alla macchina in un pueblo dove vengono protetti dalla vivandiera del paese Marta (Natalia Traven).

Mentre Mike insegna a Rafo a cavalcare s’instaura tra la donna ed il vecchio un rapporto di affetto. Ma lo sgherro della madre messicana li costringe ad una fuga.

Quando si è giovani si pensa che essere macho risolva i problemi – dice Mike – e si pensa di avere tutte le risposte che poi invecchiando non si ritrovano più. Quando si giunge, invece, ad un confine una persona – macho o no – è costretta a scegliere il suo ritorno a casa.

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