A La Verità: «Ho la sensazione che in qualche maniera ci sia, la gente, quando pensa a lui, tende a fare la cosa migliore e non la peggiore»
La Verità intervista questa mattina Lello Arena, all’anagrafe Raffaele, è qui, 42 anni dopo, a raccontare frammenti di una lunga storia. Oggi è un affermato attore di teatro, direttore artistico del Cilea di Napoli, città dov’è nato nel 1953 e in cui vive. Il mistero rimane tale, come i sogni, ma è come se Massimo Troisi gli fosse ancora accanto.
Troisi vi confidò di essere consapevole del suo destino, legato a quel problema cardiaco?
«In realtà noi non ne abbiamo mai parlato. Nessuno immaginava epilogo così drammatico. Massimo faceva una vita ben più attiva di chiunque altro, giocava a pallone, faceva due ore e mezza di spettacolo, tutte le sere. La malattia di Massimo non è mai stata presente nelle nostre giornate…».
In un post su Facebook del 4 giugno 2023, in occasione del terzo scudetto del Napoli, ha scritto: «Se ti è possibile, abbracciami forte».
«Eh, si dice che non se ne sa niente di questa dimensione e quindi forse chi se ne va c’ha un modo per abbracciarti, non lo so. So che a chiedere non si fa mai errore…».
Le è accaduto di sentire Massimo vicino, in un sogno?
«Ogni tanto mi capita di sognarlo, ma questo mi pare riguardi me… Ho invece spesso la sensazione che in qualche maniera ci sia, non voglio dire possa intervenire nelle cose… Ma forse la gente, quando pensa a lui, tende a fare la cosa migliore e non la peggiore».