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Sumit Nagal, miglior tennista indiano (159 Atp), ha 900 euro sul conto: «Gioco gli Slam ma sono povero»

Lo sfogo di Sumit Nagal: “Viaggio solo con un allenatore, non ho risparmi. A fine anno ho gli stessi soldi che avevo prima”

Sumit Nagal, miglior tennista indiano (159 Atp), ha 900 euro sul conto: «Gioco gli Slam ma sono povero»
India's Sumit Nagal returns the ball to Denmark's Holger Rune during their tennis match of the Davis Cup World Group I Play-Offs First Round in Hilleroed, Denmark, on February 4, 2023. (Photo by Keld Navntoft / Ritzau Scanpix / AFP) / Denmark OUT

Sumit Nagal è il miglior tennista indiano. E al mondo, meglio di lui, ci sono solo 158 giocatori. Ha perso l’ultimo torneo disputato solo in finale, per dire: in semifinale ha battuto l’italiano Cobolli e ai quarti Ramos-Vinolas. Insomma non è un carneade. Però Sumit Nagal ha sul conto in banca appena 900 euro. È praticamente povero.

È lo stesso tennista, 26 anni, a sfogarsi e a raccontare al The Times of India che di tennis non si campa. Anche a livelli molto alti.

Se guardo il mio saldo in banca, ho quello che avevo a inizio anno, cioè circa 900 euro. Mi hanno aiutato una fondazione di tennis e ricevo anche uno stipendio mensile dalla Iocl (compagnia di carburante indiana), ma non ho grandi sponsor. Investo tutto quello che guadagno. Viaggio solo con un preparatore atletico, senza fisioterapista. Mi sento come se mi mancasse il sostegno nonostante sia il miglior tennista indiano da anni. Sono l’unico giocatore che si qualifica per gli Slam, l’unico a vincere una partita ai Giochi Olimpici“.

Nagal dice in pratica che senza aiuti dallo Stato non si va avanti. L’India non l’ha aiutato nemmeno dopo un infortunio serio: “La riabilitazione mi ha richiesto 6 mesi, poi il rientro altri sei. Direi che mi ci è voluto un anno e mezzo per stare bene. Ho perso alcune partite che avrei dovuto vincere. Ho preso il Covid due volte la scorsa stagione, quindi sono stati due anni lunghi. Non ho risparmi, non posso dire di vivere una bella vita. Non sto dicendo che voglio andare in hotel a 5 stelle o cose del genere. Ma ci mancano i fondi, un sistema. La Cina ha soldi e noi abbiamo lo stesso potenziale della Cina”.

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