A Tv Sorrisi e Canzoni parla del suo divorzio: «Non verrò in Italia non perché non voglia o perché le leggi mi vietano di portare i bambini. I motivi sono tecnici e legati al divorzio»
![Tiziano Ferro: «Sono “invidioso” di chi si lascia e sta vivendo un’esperienza positiva» Tiziano Ferro: «Sono “invidioso” di chi si lascia e sta vivendo un’esperienza positiva»](https://www.ilnapolista.it/wp-content/uploads/2023/03/Tiziano-Ferro_imago52911485h-e1677828834153.jpg)
Tiziano Ferro ha rilasciato una lunga intervista a Tv Sorrisi e Canzoni per l’uscita del suo primo romanzo “La felicità al principio” (Mondadori), in libreria dal 3 ottobre, che segna il debutto nella narrativa dell’artista (26 anni di carriera, 9 album, oltre 20 milioni di dischi venduti, membro della giuria dei Grammy Awards).
Tiziano avrebbe dovuto presentare il libro, ma a causa del suo divorzio dal marito Victor Allen, ha annunciato che annullerà tutti gli impegni e le presentazioni: «È un momento delicato, in cui tutta la mia attenzione è concentrata sulla tutela dei miei due meravigliosi figli, che attualmente trascorrono la maggior parte del tempo a casa con me. In questo momento non posso lasciarli, e non posso portarli con me in Italia»
La notizia ha causato un clamore mediatico che Tiziano Ferro non immaginava
«Non ho avuto modo di crearmi aspettative rispetto al mio divorzio. So solo che è una cosa dolorosa e che ora devo dedicare tutte le energie ai miei figli. Per la prima volta nella vita sono “invidioso” di qualcuno, ovvero di chi si lascia e sta vivendo un’esperienza positiva, perché per me non è così. Ci tengo però a precisare, contro ogni strumentalizzazione politica, che non verrò in Italia non perché non voglia o perché le leggi mi vietano di portare i bambini. I motivi sono tecnici e legati al divorzio, per questo non posso entrare nei dettagli. Ma NON è un problema di passaporto: i bimbi possono venire in Italia, tant’è vero che quest’estate erano con me in tour. Hanno saltato, ballato e cantato ogni sera fino all’ultima nota dell’ultima canzone».
Con tantissime reazioni di affetto, ma anche di odio nei confronti del cantante
«Sono da solo qui a Los Angeles, non ho la mia famiglia a sostenermi ed è dura. Però mi sento confortato, perché ho ricevuto una valanga d’amore. Ed è l’unica cosa che conta. Gli odiatori non li guardo neanche. Loro si nutrono di attenzione, vanno ignorati. Quanto a chi spera che io scriva nuove canzoni tristi, posso solo rispondere che, come sempre, mi guiderà l’istinto. Non so cosa scriverò, ma scriverò. Come ho scritto questo mio primo romanzo, che era un mio sogno da tanto tempo».
«Siamo indietro su tutto, chi vuole adottare ci mette dieci anni, non è questione di gay o non gay. Fratelli di miei amici vanno in Spagna per darsi un’occasione, non penso solo agli omosessuali, ma anche agli eterosessuali. Si rende complessa la vita di persone che comunque faranno quello che vogliono. Gli italiani non li fermi. Ognuno ha diritto alla propria felicità».