L’ottava giornata di fantacalcio va in archivio. Da Soulé a Castellanos passando per Zirkzee, i nuovi protagonisti di una Serie A avvincente.
È terminata da poco l’ottava giornata del campionato di Serie A, una giornata che ha riservato notevoli emozioni per quanto riguarda la classifica e anche tante delusioni, Napoli compreso. Ma che ha sicuramente entusiasmato gli appassionati di fantacalcio che hanno fatto il tifo per i propri calciatori. Facciamo il punto su come è andato il fantacalcio in questo turno tra giocatori che deludono e altri che ci fanno stropicciare gli occhi, per la solita incertezza e volatilità che caratterizzano questo tremendo gioco.
• Il Bologna stupisce e stupirà. Il progetto è serio, Sartori ha dalla sua esperienza e capacità di andare a prelevare giocatori poco discussi ma dal potenziale alto. Per caso vi ricordate da dov’è partita l’Atalanta? Quindi ancora solido Beukema con il suo 6 su un campo difficile, sempre più maturo Ferguson che regala un assist. Orsolini dal dischetto (sarà ancora rigorista con Zirkzee promosso da Thiago Motta?) e infine lui, Joshua. Secondo bellissimo goal di questa stagione che sa di qualcosa che doveva accadere per quello che mette in campo. Repertorio sopraffino continuo di tocchi, dribbling e aperture. Non azzardiamo paragoni scomodi, ma se diventasse concreto sottoporta… Joshua The Dream
• Matias Soulé ha l’argento vivo addosso. Davvero, penso che in pochi si aspettassero un Soulé decisivo dopo le apparizioni neppure tanto convincenti degli anni passati. È giovane, e si sta facendo in un baleno. In alta classifica per numero di dribbling riusciti, passaggi chiave e occasioni create in Serie A. Quasi tre goal attesi e tre assist attesi. Sipario. Giocatore di cui non si può fare a meno al fantacalcio, e di cui viene da pensare nemmeno la Juventus si sarebbe dovuta privare (caso Rovella ancora più prevedibile). Il Frosinone vola sulle ali dell’entusiasmo, ci si può aspettare a stretto giro di posta che anche Walid Cheddira trovi il secondo centro di questa stagione. Di Francesco masterclass
• Krstovic è un giocatore terribile. Nel senso di spaventoso. Fa a sportellate con chiunque gli passi di fianco (anche se non ci piacciono i gialli e sono già due finora), si fa trovare sempre pronto, vede la porta. Un goal facile facile questo, certo. Ma dà ottime sensazioni. La scommessa di Corvino e di tutti i fantallenatori che l’hanno preso penso si possa già bollare come vinta. Quattro centri finora in A al primo anno in A. La doppia cifra è alla portata, qualcosa in più è auspicabile. Tutto dipenderà dai rigori, che dovrebbero spettare a capitan Strefezza. Già abbiamo però ammirato un Lecce d’oro senza il suo giocatore più decisivo dello scorso anno, con Banda nelle grazie di Baroni. Sta tornando dall’infortunio, e chissà che con Strefezza magari comodo non possa essere proprio il montenegrino a calciare dagli undici metri. Nota meno lieta, un Baschirotto totem del fantacalcio non ancora affidabile. Se la cava comunque con un assist. Trust the process
• In ordine sparso, un Taty Castellanos che fa tremare tutti i fantallenatori di Immobile. Che il giocatore fosse valido si sapeva, nessun Muriqi parte seconda. Dovevate cautelarvi, il buon Ciro aveva dato qualche segnale di cedimento già lo scorso anno. Si arriverà a un ballottaggio serrato, e anzi l’argentino potrebbe ritrovarsi più spesso da titolare in campionato nelle gare vicine alla Champions. Ruggeri ancora bene con il terzo assist, padrone della fascia sinistra dell’Atalanta per il mai avvenuto inserimento di Bakker. Se avete ancora l’olandese in rosa liberatevene, se potete. Gasperini mette in discussione i big (vedasi Lookman), figuriamoci l’ultimo arrivato. Gatti goal fortunoso, Acerbi goal più accettabile, Reinier goal dal nulla, segnali da Carlos Augusto, Kayode intrigante, Colpani è un top di questo fantacalcio e va onorato come tale. Quanto al rigorista Napoli si è capito. Esattamente, non c’è un rigorista. O meglio lo sarebbe Osimhen (forse) ma la sua poca affinità con la specialità potrebbe sempre rimettere tutto in discussione.
E ora la sosta che non piace proprio a nessuno. Al rientro, vedremo se l’Udinese riuscirà a far fruttare finalmente quello che crea (Samardzic dentro sempre, forse anche Pereyra, di Lucca si può parlare) e una nuova Salernitana. Contro Wieteska e soci può abbattersi la furia di Dia, anche in un contesto poco chiaro con Paulo Sousa via a breve.
Chiediamo solo che non ci siano infortuni, abbiate pietà.