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De Laurentiis: «In estate chiamai Luis Enrique, meno male che è andato al Psg…»

Il presidente del Napoli sul casting estivo: “ne ho chiamati parecchi. Ho interrogato ThiagoMotta, ma non se l’è sentita”

De Laurentiis: «In estate chiamai Luis Enrique, meno male che è andato al Psg…»
Napoli's President Aurelio De Laurentiis is seen in the stands during the Italian Serie A football match Frosinone vs Napoli at the Benito Stirpe stadium in Frosinone, on August 19, 2023. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

De Laurentiis non ha problemi a parlare del “casting estivo: ne ho chiamati parecchi. Ho interrogato ThiagoMotta, ma non se l’è sentita. Ho chiamato LuisEnrique e meno male che è andato al Psg, guardate che risultati sta facendo”. Il Presidente del Napoli ha parlato alla Luiss.

“Lo Scudetto? Credo che pure quest’anno fino alla fine ce lo giocheremo”.

DE LAURENTIIS E I DIRITTI TV

“È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, ha interrotto la conferenza stampa dell’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo al termine dell’odierna assemblea che ha sancito il sì alle offerte di Sky e Dazn per i diritti tv fino al 2029.

“Sky e DAZN non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano”, ha detto De Laurentiis, come riportato da Calcio e Finanza.

“Il problema è essere prenditore o imprenditore. L’imprenditore deve saper misurare l’area del rischio, è più comodo ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano. Il valore del calcio italiano passa attraverso gli investimenti. Il calcio italiano pensa sempre di dover essere supportato da altri, ma è il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto deve essere diretto con il tifoso, non diretto con Sky e Dazn, che secondo me non è competente. Non fa bene come non lo fa bene Sky al calcio italiano”.

“Perché quando io vendo un pacchetto in cui dentro trovo cinema, Champions, calcio italiano, serie tv e intrattenimento, o Dazn che vende calcio italiano ed altri sport, io non capirò mai il vero valore del calcio italiano. I miei compagni di squadra in Lega amano essere passivamente essere operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva detesto operare in questo modo”.

Poi c’è stupidaggine assoluta di fare accordo da cinque anni. C’è la guerra che non si sa dove ci porterà. In momenti di crisi cinema e calcio sono due cose che vanno fortissimo, sono panacea ai dolori del quotidiano ma noi questo sogno lo abbiamo messo nel cassetto. Sky e Dazn non fanno questi grandi investimenti. Ieri vedevo una partita di calcio inglese, tra l’Arsenal e il Chelsea. Fantastica. Poi tre partite italiane. Le modalità di ripresa del nostro calcio fanno ridere e questo cel’ha mai detto Dazn?, Ce l’ha mai detto Sky?. Parliamo dello stadio reale e minimizziamo il valore dello stadio virtuale”. 

IL VOTO

La Serie A resta con Dazn e Sky fino al 2029. Alla fine di una lunghissima trattativa, la Lega ha votato a maggioranza (17 voti a favore) il sì alle offerte dei due broadcaster, di fatto confermando l’assetto attuale: 10 partite su Dazn e 3 in co-esclusiva su Sky.

Il fronte del “no” a Sky e Dazn, guidato dal presidente del Napoli De Laurentiis, ha ceduto il campo alla sicurezza dei circa 900 milioni l’anno offerti dalle tv a pagamento.

Dazn avrebbe messo sul tavolo di via Rosellini 700 milioni di euro a stagione, Sky 200 milioni, ma con un sistema a scalare. Dazn avrebbe offerto anche un bonus: un meccanismo di “revenue sharing”, con una componente variabile legata all’andamento degli abbonamenti. In pratica Dazn spartirebbe al 50% con i club gli incassi oltre una soglia ancora oggetto di trattativa. Secondo alcune simulazioni, si potrebbe arrivare a un miliardo di euro a stagione, la cifra che alla fine convinto i club.

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