La polemica politica. Domani sera al programma della De Girolamo, è già stato da Mara Venier e Fagnani. «Farò arrivare Avanti popolo al 15%»
Fabrizio Corona pagato dalla Rai per sollevare gli ascolti più o meno disastrosi. Ne scrive Repubblica che si sofferma sulla polemica.
Può un personaggio controverso come Fabrizio Corona diventare il principale maître à penser della Rai? È normale che un pregiudicato appena uscito dal carcere, ancorché motore delle rivelazioni sull’ultimo bubbone del calcio nazionale, venga pagato decine di migliaia di euro di soldi pubblici per riempire di provocazioni, parolacce e considerazioni spesso dubbie alcuni dei programmi più seguiti della Tv di Stato?
Corona domani sera al programma di Nunzia De Girolamo “Avanti Popolo” che è andato maluccio alla prima puntata: 3,6% di share. È la terza ospitata in Rai in poco tempo. Scrive Repubblica:
Dodicimila euro incassati per farsi intervistare da Mara Venier, altrettanti per confessarsi da Francesca Fagnani, mentre martedì sera dovrebbe prendere «un po’ meno», assicura l’ufficio stampa Rai, tra gli 8 e i 10mila euro: «In compenso, però, darà delle notizie in esclusiva». D’altronde lo ha aveva annunciato lui stesso, un paio di giorni fa, ai microfoni di Radio Radio: «Dirò tutto al programma di Nunzia De Girolamo », sul calcio scommesse «ho fatto una grande inchiesta e lo vedrete, presenterò le prove dopo la partita dell’Italia. Farò arrivare Avanti popolo al 15%». Esattamente quello che sperano al settimo piano di Viale Mazzini. Dove, tuttavia, per precauzione hanno già ingaggiato uno stuolo di avvocati e inaugurato un filo diretto con la Figc. Segno che anche loro qualche preoccupazione ce l’hanno.
Fatto sta che dopo Belve su Rai2 (il 26 settembre) e Domenica In sulla rete ammiraglia (il 1° ottobre), domani sera l’ex agente dei paparazzi sarà ospite di Nunzia De Girolamo su Rai3 per tentare di risollevare l’audience di Avanti Popolo , che al debutto è arrivato ultimo fra i talk di informazione: 3,6% di share. (…) Invito che fa salire a tre le apparizioni di Corona sulla televisione pubblica in meno di un mese, tutte remunerate piuttosto lautamente.