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Scommesse, che succede se i calciatori perdono e non pagano? È nato tutto così?

Repubblica: tariffe vantaggiose per i grandi scommettitori ma se poi loro non pagano? “La risposta a molte rivelazioni è anche in questa domanda”

Scommesse, che succede se i calciatori perdono e non pagano? È nato tutto così?
Mg Reggio Emilia 23/09/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Nicolo’ Fagioli

In questo filone scommesse c’è un aspetto che non è stato indagato, almeno non mediaticamente, ossia il rapporto tra i calciatori e quest’universo di piattaforme illegali. Repubblica avanza un sospetto attraverso una domanda.

In questo sommerso di scommesse e calciatori, un ruolo centrale è quello degli agenti delle piattaforme illegali. Soggetti che operano come allibratori e che ai grandi scommettitori applicano tariffe vantaggiose tagliando del 30 per cento le loro perdite: giochi 10 euro? Se perdi, è come se ne avessi giocati 7. Tutto si svolge su conti virtuali, spesso ricaricati da remoto e poi saldati in contanti. Ridurre le perdite di chi ha una dipendenza serve solo a incentivarne la voglia di giocare. Ma che succede se poi quelli non saldano? La risposta a molte rivelazioni è anche in questa domanda.

È chiaro che se Tonali è pronto a autodenunciarsi al procuratore Figc Giuseppe Chiné, tra le scommesse fatte ci sono anche quelle sul calcio. L’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva parla chiaro: non è vietato puntare sullo sport, ma farlo sulle competizioni di Figc, Fifa e Uefa è una violazione pesantemente punita. La sanzione prevista è di almeno tre anni di squalifica, che può salire anche a cinque se venisse accertato che un giocatore ha scommesso su una partita della propria squadra e può scendere grazie a una solida collaborazione con la Procura.

La confessione di Tonali da sola non basterà per avere un’idea di quella che potrà essere la sanzione. È necessario infatti che la sua versione combaci in toto con il materiale raccolto dalla Procura di Torino.

Quello che la Federazione vuole fare è rendere i protagonisti in negativo di questa vicenda esempi di fronte ad altri giovani affetti da ludopatia. Per Fagioli l’intesa è praticamente raggiunta, anche perché si sta lavorando in perfetta sintonia con la Juve. Se anche Tonali cercherà il patteggiamento, gli verrà chiesto di andare nelle comunità che ospitano chi è dipendente dal gioco, per far sì che quest’ultimo scandalo si trasformi in un volano di positività anche verso il sistema calcio, troppo spesso considerato responsabile di ogni malaffare che ruota intorno al pallone.

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