«Allegri si tiene aperta una sola opzione: lancione per Milik e Kean. Come sperare di diventare ricchi giocando un gratta e vinci ogni tanto»

Alla Gazzetta l’hanno presa bene la sconfitta del Milan in casa con la Juventus.
Vi riportiamo stralci della cronaca della partita.
Risultato e classifica non giustificano tutto. Il primo tempo in cui ha rinunciato a giocare e non ha mai tirato in porta non è cosa da grande.
La Juve rinuncia volontariamente a tutte le cose che in genere portano a una vittoria: pressing, azione manovrata, attacco di massa. Niente. Allegri si tiene aperta una sola opzione: lancione per Milik e Kean. Come sperare di diventare ricchi giocando un gratta e vinci ogni tanto.
Prosegue la Gazzetta:
La seconda volta che McKennie perde tempo su una rimessa laterale (nel primo tempo!), il dubbio sorge spontaneo: legittime tutte le strategie e tutti i sistemi di gioco, ma la Juve, regina degli scudetti, non s’imbarazza a giocare a San Siro come una neopromossa? Ma proprio in quel momento, 40’, il gratta e vinci di Allegri paga. Lancione per Kean, bravissimo a indirizzare la palla verso la porta con un colpo di tacco. Sciagurate invece la lettura e la gestione del pericolo da parte di Thiaw che abbatte l’attaccante: rosso inevitabile. Cambia il mondo a San Siro.
Allegri, in superiorità, ritiene di non smontare la difesa a 3 (contro il solo Jovic) e di non cercare il k.o. con una Juve più offensiva. Ma riesce a portare a casa i 3 punti e a concedersi lo spettacolino da tecnico furioso che gli piace tanto: via la giacca, via la cravatta, urlacci in camicia… Si rilasserà tra martedì e mercoledì in poltrona, godendosi la concorrenza da scudetto che lotterà e si stancherà in Europa. Sul calendario ha già messo un cerchiolino rosso al 26 novembre: Juve-Inter. Quel giorno ne sapremo di più su questa Juve brutta, ma, a suo modo, irresistibile.
QUESTA INVECE L’ANALISI DI ZAZZARONI PER IL CORRIERE DELLO SPORT