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Giovanna Mezzogiorno: «Se metti il mio nome su Internet, esce di tutto: cicciona, malata, sporca…»

Il corto sul bullismo subito per 20 chili di troppo. A La Stampa: «La solidarietà femminile è uno slogan vuoto, le donne sono state le peggiori con me»

Giovanna Mezzogiorno: «Se metti il mio nome su Internet, esce di tutto: cicciona, malata, sporca…»
Mc Roma 10/05/2023 - red carpet Premi David di Donatello 2023 / foto Mario Cartelli/Image nella foto: Giovanna Mezzogiorno

Giovanna Mezzogiorno ha presentato alla Festa del Cinema di Roma “Unfitting” il corto da lei diretto che racconta la sua storia: la storia di un’attrice che è ingrassata venti chili e per questo ha subito di tutto, ogni sorta di bullismo.

Ne scrive La Stampa.

Troppo dolore da convertire in arte, Giovanna Mezzogiorno e l’odio vomitato addosso a lei, colpevole di aver preso 20 chili in doppia gravidanza. Lo chiamano body shaming, dittatura estetica, ma è soprattutto bullismo.

Mezzogiorno, ma che era successo per condurla a tanto?

«Era successo che il mio corpo era cambiato. Avevo avuto due gemelli, ero stanca e non avevo voglia di mettermi subito a perdere peso. Forse mi sono lasciata anche andare, sono stata pigra e per altri dieci anni mi sono portata dietro questi venti chili di troppo. Poi è una spirale, invece di risolvere la tua vita lavorativa e familiare, svuoti il frigorifero. Più facile. Fatto sta che è partito un bullismo esagerato contro di me amplificato perché anche digital. Se metti il mio nome su Internet, esce fuori di tutto: cicciona, malata, sporca…».

Problemi anche sul lavoro?

«Certo, improvvisamente non ero più l’attrice tanto brava e impegnata. Nessuna proposta di lavoro. Scomparsi tutti, persino
gli amici più cari come se fossi portatrice di un virus contagioso, la grassezza. Io ho 50 anni ed è stato devastante. Immaginiamo per gli adolescenti, una risposta così dura può portare a gesti gravi».

Le amiche le sono state accanto?

«Le amiche? Le colleghe? Non scherzi. Sparite anche loro. La solidarietà femminile è uno slogan vuoto di cui ci si riempie la bocca e basta. Fa moda. Le donne sono state le peggiori con me. No, aspetti, una mi disse con disapprovazione: “Ma quando
i tuoi figli vanno a letto non potresti andare a correre?”. Io risposi: “Certo che corro, a letto, stanca morta…»

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