Per Sellerio è uscito il suo ultimo: “Il cliente di riguardo”. Lo scrittore viareggino ritorna col suo personaggio di punta: l’ex giornalista Dario Corbo
Per quelli che Giampaolo Simi lo aspettano ogni anno la buona novella è costituita dall’uscita del suo ultimo “Il cliente di riguardo (pagg. 416, euro 16, Sellerio editore)”. Lo scrittore viareggino Simi – autore anche della fortunata fiction “Nero a metà” – ritorna con il suo personaggio di punta, l’ex giornalista Dario Corbo che è ora il responsabile comunicazione della Fondazione d’arte contemporanea “Thomas Beckford” che è allocata a “La Scuda” una location artistica toscana – ora di proprietà di Nora figlia del grande artista inglese. Corbo ha perso sua moglie Giulia in un incidente con il Porter di un tombarolo, ma dietro questa avvenimento si staglia la figura di Vincenzo Currè un mafioso di alto lignaggio che è padre anche di Maddalena (MaArt), che vorrebbe diventare la gallerista di riferimento della Fondazione gestita dall’ex galeotta Nora.
Il figlio di Dario – ex calciatore professionista – sta scontando a Roma la sua pena ai servizi sociali allenando dei ragazzi affetti da disturbi psichiatrici. Il nostro eroe Corbo è stato messo a dieta per salvare la sua salute cagionevole, ma di notte vede fantasmi ed è costretto a dormire all’addiaccio per sfuggirli. In questo bailamme Maddalena ritrova un dipinto inedito di Beckford, raffigurante una giovane figlia Nora, – non si conosceva una sua opera pittorica – e con questo asso nella manica tenta di accordarsi con Nora per una vendita milionaria: tutto questo mentre Dario aveva deciso di sfuggire dal contatto con i Currè, ma questo dato lo spinge ad inventarsi un pactum sceleris con il mafioso aiutato in questo dai carabinieri Mazzocchi e Donati…
Chi riuscirà a calare il Deus ex machina narrativo per uscire da questa corrispondenza di piani narrativi e psicologici? È una questione che dissolverà la lettura di questa spy-story che consigliamo ai lettori vecchi e nuovi: perché Simi non è solo un abile costruttore di ambientazioni noir, ma anche uno scrittore con una propria lingua veloce, puntuale e classica che ha anche il merito di essere infarcita da descrizioni e metafore che ne fanno – a nostro personale giudizio – il migliore scrittore italiano della sua generazione.