Segna un meraviglioso gol di testa, come se fosse una schiacciata nel basket. Skriniar può solo soccombere. Dovrebbero conservarne lo stampino
Olivier Giroud è semplicemente un calciatore fortissimo. Non si sa per quale motivo calciatori come lui non vengano definiti fuoriclasse. Lui lo è, senza alcun dubbio. È il francese che ha segnato più gol in Nazionale: 54. Ed è terzo per numero di presenze. Ha 37 anni. E il suo comportamento è sempre esemplare. Serve un portiere? Lui a Genova va a fare il portiere e para pure. Quando, come a Napoli, peraltro comprensibilmente, non riesce a gestire la rabbia perché Pioli lo ha sostituito con Jovic, va in tv e dice che è umano, che ha avuto una reazione umana ma che è l’allenatore a decidere e lui rispetta tutte le decisioni della guida tecnica.
Questa sera, a Milano, in un Meazza stracolmo, nella partita più importante della stagione per i rossoneri, ha segnato un gol semplicemente bellissimo, oltre che di fondamentale importanza, contro il Psg. Da centravanti vero. A 37 anni. Un gol che ricorda uno di tantissimi anni fa, nel derby, di Hateley che saltò in testa a Collovati. Giroud è saltato in testa a Skriniar che – ex interista – aveva cominciato la serata segnando il gol del momentaneo vantaggio per il Psg. C’era lui in area piccola, vicino a Giroud che ha visto partire il cross di Theo Hernandez e ha colpito di testa come se fosse una schiacciata del basket.
Un gol e un calciatore che non si possono non ammirare. Anni fa in Italia, sponda Lazio, ammirammo un professionista simile: Klose. Centravanti e calciatori che andrebbero conservati sotto spirito. Conservatene lo stampino.
LE PAROLE DI PIOLI A FINE PARTITA
Pioli: «Leao può essere un campione, dipende solo dalla sua ossessione».
Pioli a Sky dopo la vittoria in Champions sul Psg.
«Abbiamo giocato con grande animo, spirito, energia, serviva uno sforzo eccezionale, i ragazzi l’hanno fatto.
«Io credo che tante volte quello che fa la squadra può far di più dell’allenatore, parlare tra di loro, perché non sono stati energici, determinati, ho solo cercato di ricordare loro che squadra siamo, quali qualità abbiamo. Regalare ai tifosi una serata così dopo la delusione con l’Udinese».
«È chiaro che vorrei sempre un Milan così. Io credo che la squadra abbia un suomodo di stare in campo, una sua anima, queste sono partite che ti dicono tante cose. Abbiamo fatto un passo in avanti importante, la prossima col Dortmund può essere molto molto decisivo per il risultato finale».
«Questo deve essere il suo standard, Leao può essere un campione, dipende solo dalla sua ossessione di esserlo».
«Io credo che non sia diverso il Milan da Champions da quello del campionato. Non siamo stati in difficoltà contro Juventus, Milan. Stasera abbiamo speso tanto, abbiamo energie per rimetterci a posto anche in campionato, non solo in Champions».