All’Assemblea del Real: «La Uefa non ha diritto al monopolio. La Superlega è più necessaria che ma. In Spagna la situazione è più preoccupante. Tebas abusa della sua autorità»

Dopo parecchio tempo torna a parlare Florentino Perez. Non lo faceva da un po’, il presidente del Real Madrid in questi mesi (e a ben vedere dopo l’annuncio della Superlega), ha preferito tenere un profilo basso. Nemmeno nell’estate di Mbappé si è esposto più di tanto. Lo ha fatto oggi in occasione dell’Assemblea Generale dei soci del Real Madrid.
Il presidente dei Blancos dimostra di non aver perso affatto la verve che lo contraddistingue. Durante il suo intervento si è scagliato contro Uefa e Liga, ha rinforzato quel senso di appartenenza chiamato “madridismo”. Di seguito alcuni estratti del su intervento:
«Il calcio sta attraversando una crisi istituzionale senza precedenti. La situazione è molto grave. O si reagisce adesso o il calcio non sopravviverà. Il problema principale è che ci sono dirigenti che agiscono senza pensare ai tifosi. Il calcio europeo non appartiene al presidente della Uefa nè quella spagnola a quella della Liga. La Superlega è più necessaria che mai. L’obiettivo è offrire il miglior calcio e sono i club a dover controllare il proprio destino. Sono sempre di più i club che perdono milioni ogni anno, non importa quanti soldi hanno i loro proprietari. E chiedo più regole di Fair Play Finanziario, che alcuni club non rispettano senza alcuna conseguenza. Questa situazione non è stabile, non può esserlo. Hanno addirittura affermato che vogliamo uscire dai campionati nazionali, è falso perché sarebbe totalmente compatibile. La Superlega sarà una competizione meritocratica».
Rilanciato quindi il progetto della Superlega. Perez poi continua:
«Il nuovo format Uefa è un progetto insolito e assurdo . Questo modello allontanerà ulteriormente i tifosi del nostro sport e soprattutto quelli più giovani. Questo nuovo formato è quello che meglio si adatta agli equilibri di potere di coloro da cui dipende la loro retribuzione. È un sistema che fa gli interessi dei suoi dirigenti, non si tiene conto delle esigenze dei giocatori, dei tifosi e dei calciatori, mettono fine al calcio europeo, non innovano, non affrontano la minaccia di altri sport in crescita e di altri divertimenti offerte».
Per Florentino il Real Madrid ha un responsabilità verso il calcio europeo:
«Per il Real Madrid sarebbe tutto più semplice se non guidassimo questo progetto così scomodo, ma cari partner, la storia ce lo impone. Abbiamo l’obbligo di offrire ai tifosi il miglior spettacolo possibile. Vogliamo anche che l’accesso agli abbonamenti tv siano più economici e invece viene offerto uno spettacolo sempre peggiore. Non ha senso dover pagare il 10% del salario minimo per avere accesso al calcio. La Superlega è stata concepita per risolvere tutti questi problemi. Continuo a confidare nella giustizia dell’Unione Europea perché la Uefa non ha diritto al monopolio del calcio nell’Europa delle libertà».
Poi il presidente Florentino Perez passa all’attacco della Liga:
«In Spagna la situazione è più preoccupante su questioni delicate come l’arbitraggio. Nessuno sa bene chi decide le linee guida del Var, perché non vediamo l’immagine completa del fuorigioco. La credibilità dei nostri arbitri si è deteriorata. Le prestazioni della Liga meritano la nostra preoccupazione. Cercano di attaccare il patrimonio personale del club. Hanno provato di tutto. Prima espropriare l’11% dei nostri diritti audiovisivi in 50 anni e poi cambiare la legge sullo sport per squalificare i presidenti… e non ci vuole molta immaginazione per sapere chi volevano nominare. Il presidente della Liga (Tebas, ndr) ha abusato della sua autorità, dimostrando che non tutti i club ricevono lo stesso trattamento».
Il terreno di scontro più duro con la Liga riguarda proprio i diritti tv:
«I diritti audiovisivi appartengono ai club e vengono trasferiti a LaLiga per la commercializzazione di ciò che accade solo nello stadio a partire da 2 minuti prima della partita. I club possono sfruttare il resto dei contenuti, il pre-partita, il post-partita, ciò che accade in spogliatoio. LaLiga vuole espropriarci tutto e appropriarsi anche del resto del contenuto . Siamo costretti ad andare regolarmente in tribunale per difendere i nostri beni».
E ancora Florentino Perez contro la lega spagnola:
«LaLiga non dovrebbe nascondere ciò che paga a ciascun club, ad esempio; amichevoli, cartelloni pubblicitari… Tutti i club dovrebbero avere parità di trattamento e poter verificare che tutto ciò che fa LaLiga sia fatto nel rispetto degli accordi. Ci preoccupa la mancanza di trasparenza, quello che sappiamo è che si spende di più. A cominciare dallo stipendio del presidente».
Florentino Perez parla anche del caso Negreira:
«Bisogna rispettare i tempi della giustizia. Non è normale che una società di calcio abbia pagato 8 milioni in 20 anni al vicepresidente del Comitato. Siamo stati ricoverati come parte lesa. È un caso è di enorme gravità e danneggia l’immagine del calcio spagnolo. Non è opportuno cercare di giustificare qualcosa di così grave attaccando chi è leso. Bisogna rispettare i tempi della giustizia. Non è normale che una società di calcio abbia pagato 8 milioni in 20 anni al vicepresidente del Comitato. Siamo stati ricoverati come parte lesa. È un caso è di enorme gravità e danneggia l’immagine del calcio spagnolo. Non è opportuno cercare di giustificare qualcosa di così grave attaccando chi è leso».