Alla Gazzetta: «mi regala quasi sempre buone impressioni. È un ragazzo che conosce il gioco del calcio, è umile, ha voglia di imparare»
Raspadori elogiato da Sacchi: «dove non arriva col fisico, arriva col cervello»
Arrigo Sacchi sulla Gazzetta commenta la prestazione dell’Italia che ieri ha battuto 5-2 la Nord Macedonia e lunedì a Leverkusen contro l’Ucraina si giocherà la qualificazione agli Europei (alla squadra di Spalletti basta un pareggio). Sacchi ha parole di elogio per Raspadori.
Le è piaciuta l’Italia?
«Premessa necessaria: questi ragazzi hanno fatto pochi allenamenti, in queste condizioni il tecnico fa fatica a incidere. Inoltre in Italia, a differenza della Spagna, non abbiamo un preciso stile di gioco che unisce tutte le squadre. C’è chi fa pressing, chi non lo fa, chi gioca a quattro, chi a tre, chi fa contropiede e chi cerca il possesso. Dunque io mi ritengo soddisfatto della prestazione che gli azzurri hanno offerto. È vero che il pallone dovrebbe scorrere più veloce, è vero che certi meccanismi non sono perfettamente oliati, ma è altrettanto vero che non c’è il tempo materiale per provare determinate situazioni».
Che cosa ha apprezzato in particolare?
«La vittoria, e poi alcune cose non mi sono dispiaciute».
Per esempio?
«Le prove di Chiesa e di Raspadori sono state molto positive. Chiesa è micidiale quando può sfruttare la velocità e ha la possibilità di calciare in porta. Ha un tiro molto preciso e pericoloso. E Raspadori, devo confessarlo, mi regala quasi sempre buone impressioni. È un ragazzo che conosce il gioco del calcio, è umile, ha voglia di imparare e dove non arriva con il fisico, perché non è un gigante, arriva con il cervello».
RASPADORI SEGNA IL GOL CHE SCACCIA LA GRANDE PAURA (NAPOLISTA)
Raspadori segna il gol che scaccia la grande paura: Italia-Nord Macedonia 5-2
E alla fine ci pensa Raspadori. È lui, Jack, a segnare il gol del 4-2, il gol del sollievo. Dopo che la grande paura era calata sull’Olimpico e sugli italiani che tifano Italia. Anche a Napoli qualcuno c’è, noi facciamo parte di questa minoranza. Finisce poi 5-2 con gol finale di El Shaarawy.
La Nazionale di Spalletti era riuscita a rendere temibile una partita che dopo 45 minuti era bella che finita. L’Italia vinceva 3-0, dopo aver sbagliato anche un rigore (ovviamente con lo specialista in errori Jorginho). Gol in apertura di Darmiani, poi il rigore sbagliato. trenta secondi dopo il primo gol di Chiesa che poi replica grazie a una deviazione. Tre a zero a fine primo tempo con Federico Chiesa protagonista.
Poi, però, la Nazionale si è addormentata. Ha subito due gol nella ripresa. E tra un gol e l’altro Spalletti ha pensato bene di mandare in campo Zaniolo per Chiesa (roba da teatro dell’assurdo di Ionesco), Cristante per Jorginho e Frattesi per Bonaventura. È stata una serata all’insegna dell’autolesionismo per il signor Luciano: prima dei cambi, si era distinto con la decisione di far tirare il rigore a Jorginho.
Sul 3-2 sono calati i fantasmi sull’Olimpico. A scacciarli ci ha pensato Raspadori novello Ghostbuster. Ha evitato un brutto quarto d’ora a Spalletti che ci aveva provato a complicarsi la vita con i cambi. Ora ci si gioca tutto lunedì sera a Leverkusen contro l’Ucraina. All’Italia basterà un pari per andare agli Europei. L’Italia vista stasera, purtroppo, conferma di non essere squadra in grado di gestire il risultato. D’altronde al ct non piace gestire ma nel calcio se non impari a gestire sei destinato a fare una brutta fine.
Da segnalare il cartello sugli spalti “Zaniolo ludopatico”. Applausi.