A radio Kiss Kiss: «A tutti piacerebbe poter allenare il Napoli. Per me sarebbe davvero un sogno»
Il Ct dell’Ungheria Marco Rossi è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli e ha parlato del momento del Napoli e di Garcia
«Il Napoli ha quattro partite di seguito tutt’altro che agevoli, ma gli azzurri hanno dimostrato negli anni di poter fronteggiare anche gli impegni impossibili. Mazzarri conosce bene la piazza ed ha grandi calciatori, anche se ha dovuto lavorare senza i nazionali e quindi ha dovuto allenare a ranghi ridotti. L’uscita di uno dei due centrali, giocando con una difesa a quattro, è un’ipotesi rischiosa ma dipende dalle situazioni di gioco e dagli eventi del campo. Secondo me per la pressione in mediana sui trequartisti alla Koopmeiners contro l’Atalanta sarà importante una prima battuta portata da Lobotka»
Su Garcia
«Su Garcia tutte le responsabilità dopo un avvio un po’ presuntuoso, ma non è detto che i calciatori siano mentalmente gli stessi dell’anno scorso, quindi potrebbe essere anche colpa dei giocatori che magari avranno sofferto un po’ di appagamento. A tutti piacerebbe poter allenare il Napoli, una grande piazza ed una squadra sempre attrezzata per poter lottare al vertice. Per me sarebbe davvero un sogno ma non credo si possa concretizzare»
Un anno fa a Radio Punto Nuovo, aveva detto
«C’è tantissima soddisfazione per il risultato ottenuto contro la Germania. C’è una grande differenza di valori con le grandi nazionali, ma stiamo riuscendo ad essere continui. Speriamo che questo trend prosegua fino a lunedì sera. Contro l’Italia sarà una partita diversa dalle altre. Sono italiano e fiero di esserlo, ma in Ungheria ho trovato una seconda patria. Ci saranno tantissime emozioni, poi la speranza è quella di giocare una grande partita contro gli azzurri. L’Ungheria non è solo Szoboszlai, siamo una squadra unita e organizzata. Poi abbiamo le nostre individualità importanti, ma la forza è data dal collettivo. Sono un allenatore abbastanza pragmatico, la nuova generazione di fenomeni di allenatori che viene sempre proposta non credo differisca tanto dalla nostra categoria. Tutti vogliono giocare come Guardiola, ma non è sempre semplice farlo. Gli allenatori bravi sono quelli che esaltano il materiale umano che hanno a disposizione. Mancini è tra i migliori al mondo in questo.
Italia fuori dal Mondiale?
«Non ho sentito Roberto recentemente, ma lui è capace di trovare tutte le risorse che il campionato italiano può offrire. Ora sta affrontando un rinnovamento. Ho visto il primo tempo della gara contro l’Inghilterra, l’Italia ieri ha fatto una grandissima partita. Rimane sempre una delle squadre più forti al mondo»
Raspadori, come lo limiteremo?
«Dipenderà da come giocherà l’Italia. Dipenderà da dove Roberto lo schiererà. Mi piace moltissimo come giocatore, ha tutto. E’ un completo che a Napoli e con il Napoli farà vedere tutto il suo valore.
Lasciare l’Ungheria per una grande panchina in Serie A?
«Non mi cercherebbe e non mi cercherà nessuno. Allenare una Nazionale non è come allenare un club. Se dovesse arrivare un’offerta importante, la valuterei serenamente. Sono contento però dove sono, qui mi sento amato e sono in una situazione di comfort»