Il Milan regge ancora in campionato, ma è una crisi di gioco, di identità che non paga più, di emozioni
Il Milan di Pioli perde in casa contro il Borussia Dormunt per 1-3 nella sfida del girone F di Champions e ipoteca il passaggio del turno
“Il Milan è una squadra oramai incapace di evolvere. Gioca con tanta foga e poca testa. Non è in involuzione, sarebbe ingeneroso. È ferma sul posto. Con la differenza rispetto ai tempi d’oro delle energie, dell’entusiasmo e delle risorse”
Claudio Savelli comincia così su Libero il suo commento sul Milan di Stefano Pioli, protagonista di una stagione assurda e non convincente
“Nessun grande club che gioca più competizioni conta così tanti problemi muscolari in Europa e il Milan non ha una rosa anziana, al contrario ha quasi solo giovani”
Motivo per cui, continua Savelli “Il processo allo staff dovrebbe essere partito da tempo, quello a Pioli pure”
La sensazione dunque è che il Milan abbia chiuso un ciclo
“La posizione in campionato, ancora buona, cancella i presupposti per questi pensieri, ma chiunque guardi il Milan con costanza sente sulla pelle questa sensazione di incompiutezza. O, peggio, di impotenza. Di qualcosa che ha dato il meglio e non ha più molto da scoprire e da offrire. Il Milan ha problemi che si ripetono e non vengono mai sistemati”
Il Milan regge dunque in campionato, ma è solo questione di tempo secondo Savelli
“Quella del Milan è una crisi di gioco, di identità che non paga più, di emozioni. Di solito questo tipo di crisi anticipa quella dei risultati. A meno che non si intervenga in tempo”
PIOLI: «IO IN BILICO? DEL DOMAN NON C’Eè CERTEZZA
“Si sente in bilico?” il tecnico del Milan aveva risposto a questa domanda nella conferenza prima della sfida contro la Fiorentina
«Penso solo alla partita di domani, credimi. Il mio futuro è incerto, come quello di tutti gli altri, compreso il tuo. Del domani non c’è certezza»