Secondo l’Ansa, si tratterebbe di una maxi frode fiscale da 10 milioni di euro.
Hellas Verona, perquisita la sede per un’indagine su sponsorizzazioni false
La società dell’Hellas Verona, come riporta l’Ansa, è coinvolta in un’indagine su sponsorizzazioni ottenute con fatture false emesse da una società cartiera.
In queste ore la guardia di finanza sta perquisendo le sedi dell’Hellas Verona. L’inchiesta è stata battezzata “Operazione Cyrano” ed è diretta dalla Procura di Reggio Emilia e condotta dalla guardia di finanza e Stato. Si parla di 26 persone indagate a vario titolo, di cui 22 sono state coinvolte da sequestri e perquisizioni in varie regioni del nord e centro Italia. Si tratterebbe di una maxi frode fiscale da 10 milioni di euro.
ll Verona vince la gara dei “cori insultanti” col Napoli: 15mila euro di ammenda contro 10mila:
Il Giudice Sportivo e il suo prezzario: l’ostruzionismo dei raccattapalle della Roma vale quanto le offese degli ultras al Bentegodi
Fuori tafferugli, aggressioni, bombe carta e lacrimogeni. Dentro i soliti “cori insultanti”. Ovviamente Verona-Napoli è il primo e più corposo capitolo del dispositivo del Giudice Sportivo. Che, ovviamente, se la cava distribuendo salomonicamente sanzioni in spiccioli. Con il metro delle multe hanno fatto peggio i veronesi.
E dunque: 15.000 euro all’Hellas “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, intonato cori insultanti nei confronti della tifoseria della squadra avversaria; per avere inoltre, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco alcuni fumogeni; per avere in- fine, nel corso del primo tempo, lanciato dei bicchieri di plastica pieni di birra che attingevano alcuni collaboratori della squadra avversaria posizionati in tribuna stamp
Invece al Napoli 10.000 euro “per avere suoi sostenitori, nel corso del secondo tempo, intonato cori insultanti nei confronti della tifoseria della squadra avversaria; per avere inoltre, nel corso
della gara, lanciato nel recinto di giuoco alcuni fumogeni”.
Per il prezzario del Giudice Sportivo va sottolineato che i cori insultanti eccetera eccetera del Napoli valgono gli stessi 10.000 euro che pagherà la Roma “per avere propri raccattapalle, dopo la segnatura della rete, rallentato sistematicamente la regolare ripresa del giuoco, costringendo l’Arbitro a prolungare di due minuti il tempo di recupero”.