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Iervolino: «Chi mi odia non avrà le mie attenzioni, soltanto quelle dei miei avvocati»

In conferenza: «Ho parlato alla squadra. Noi abbiamo ottimi giocatori che non stanno bene assieme. I risultati non arrivano, io sono umano e non la sto vivendo bene»

Iervolino: «Chi mi odia non avrà le mie attenzioni, soltanto quelle dei miei avvocati»
Empoli 14/05/2022 - campionato di calcio serie A / Empoli-Salernitana / foto Image Sport nella foto: Danilo Iervolino

Iervolino: «Chi mi odia non avrà le mie attenzioni, soltanto quelle dei miei avvocati»

Il presidente della Salernitana Iervolino ha parlato in conferenza stampa degli attacchi subiti e del futuro della squadra.

Sugli striscioni che lo hanno contestato, che a parere dei giornalisti non sarebbero contro di lui:

«Io invece mi auguro che le persone che la amano la chiamano vigliacco e glielo scrivano sotto casa con uno striscione. Avrà una moglie, un amico o una figlia? E allora per troppo amore le scriveranno offese negli striscioni. Aggiungo: avevo mio figlio che era impaurito, ero provato e stavo lavorando per capire come muovermi. Non incontrerò i tifosi, punto. Chi offende in questo modo non riceverai mai nulla da me. Io sono un uomo gentile e allo stesso tempo molto duro. Sono stato minacciato e non va bene. Chi mi odia non avrà le mie attenzioni, soltanto quelle dei miei avvocati. Devo difendere me, la società e la mia famiglia»

Al presidente Iervolino viene chiesto se parlerà alla sua squadra:

«L’ho fatto tre volte. Spiegando cosa significhi il senso d’appartenenza. L’ultima volta ho raccontato una cosa: ogni squadra ha in sè il proprio Dna, il Barcellona ad esempio si riconosce per il tiki taka e per il bel gioco. A Salerno si suda la maglia, è un luogo dove vale il concetto della tana delle tigri. Gli avversari nei primi 15 minuti solitamente stavano in apnea all’Arechi. Nel nostro stadio si può anche perdere, è il modo che fa la differenza e che va oltre il risultato. Purtroppo abbiamo tanti stranieri che non hanno neanche imparato la lingua e non vogliono farlo. Qualcuno non mi ha guardato negli occhi e li ho rimproverati. Un presidente gentile, accogliente, che garantisce il decimo posto per salari che deve fare? Se sono duro mi rimproverano, se sono gentile idem. Erano tutti testimoni. Altri, però, mi hanno mandato messaggi d’affetto e mi hanno ringraziato. E la colpa è anche dei procuratori. Se fanno una partita buona ci bussano alla porta, e poi? Oggi pochissimi ci danno una mano, invito gli agenti a collaborare ricordando che questi ragazzi sono super atleti. Noi abbiamo ottimi giocatori che non stanno bene assieme. E’ inspiegabile. Il cambiamento non dipende da me, altrimenti ne manderei via subito una decina. Dobbiamo ora stare insieme, perchè nulla è perduto. Offro a tutti possibilità di recupero: se i calciatori vogliono rimettersi a lavorare sappiano che avranno il mio sostegno. Io voglio che amino la Salernitana, gente svogliata e distratta non sarà più tollerata»

Iervolino sul budget per il mercato:

«Nessun presidente nella storia della Salernitana e nel campionato italiano spende quanto me, se non qualche fondo americano. Evidentemente, se siamo ultimi, li abbiamo spesi male. Sarà un mercato attivo dopo quattro sessioni passive. Dobbiamo incassare più di quello che dobbiamo spendere. Solo dopo investiremo»

Sui suoi errori:

«Non creerei entusiasmi che possano comportare allucinazioni come accaduto ora. Purtroppo nel calcio è più prudente essere cauti, molto cauti. Altrimenti accade questo. A Salerno ho avuto ottimi allenatori e ottimi direttori sportivi, rifarei le scelte che ho fatto. Io mi sento con tutte le persone con cui ho lavorato, non ho rancori. E’ evidente che il progetto mi vede meno carico e meno motivato. Avrò sempre lo stesso amore e lo stesso rispetto, ma sono spento. Sono umano e, come tutte le persone sensibili, non la sto vivendo bene. I risultati non arrivano, una parte della tifoseria ha deciso di interrompere un rapporto bellissimo e tante cose non funzionano. Ho le spalle larghe, ho sofferto tanto e sono un uomo che ha perso madre, padre e fratello velocemente. Le vere sofferenze sono ben altre. Non mi sarei mai aspettato di vivere questa situazione col pubblico nè questa posizione di classifica. Ma mi rimbocco le maniche, è questa la storia della mia vita. Pancia a terra e lavorare. E’ l’unica cosa da fare per arrivare alla terza storica salvezza»

Se pensa che il suo atteggiamento possa incidere sulla squadra e se inserirà una figura in grado di alzare il morale:

«Ci sto pensando. L’idea di avere un’altra figura va contemplata. Abbiamo figure autorevoli e non voglio contrapposizioni, ma ci sto pensando. Nel calcio dovete sapere che qualsiasi cosa è opinabile. Sei troppo franco e non va bene, ti metti una maschera e ti dicono che non sei leale nè aperto. La scelta più consona per il mio carattere era di mettermi a nudo. Se sono dispiaciuto e penso delle cose sui calciatori mi sento libero di raccontarlo a voi e alla tifoseria. Nessuno si aspettava di vivere un momento del genere»

 

 

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